PERCORSI NATURALISTICI E DIDATTICI DA CALAMORESCA A POPULONIA

Approvato dalla giunta comunale di Piombino il progetto esecutivo per la riqualificazione della sentieristica sul promontorio di Piombino, un’ampia area boscata di pregio lungo la costa piombinese che si affaccia sull’isola d’Elba, e che da Calamoresca si congiunge al parco archeologico di Baratti e Populonia. Il progetto, del costo complessivo di 300mila euro, è sostenuto da un contributo regionale nell’ambito dei finanziamenti comunitari finalizzati a promuovere lo sviluppo sostenibile nelle Anpil.

Caratterizzata da elementi ambientali, paesaggistici, sociali e archeologici di notevole interesse, questa porzione di territorio rappresenta bene le tematiche della complessità di relazione tra ambito urbano e aree naturali e della valorizzazione del territorio come bene comune.

Il progetto cerca di valorizzare alcuni obiettivi principali che sono quelli di favorire la funzione di collegamento del promontorio tra la periferia urbana ed il golfo di Baratti, la fruizione dei valori naturalistici e culturali del promontorio di Piombino, migliorare l’integrazione di funzioni tra il promontorio e gli altri parchi della Val di Cornia.

Gli interventi riguarderanno essenzialmente la sistemazione della sentieristica storica di via dei Cavalleggeri, e quella contemporanea delle vie del bosco e degli accessi al mare, riqualificando e valorizzando l’esistente con interventi di messa in sicurezza, e realizzando una segnaletica di servizio e didattica.

In tutto si tratta di una rete escursionistica lunga in tutto circa 25 km di sentieri, di cui fanno parte la via costiera dei Cavalleggeri da Piombino a Populonia; la strada vicinale da Populonia a Piombino lungo il crinale dal Reciso passando per il monte Massoncello; la via del monastero, che dal Reciso conduce al monastero di San Quirico, e quella che dal monastero raggiunge l’omonima caletta antico approdo a servizio del monastero stesso; il percorso da Diaccioni a Fosso alle Canne e da Diaccioni a Spiaggia Lunga; il sentiero storico dei Cavalleggeri da Baratti a Buca delle Fate. Insieme a questo sono previsti circuiti tematici con un percorso archeologico che collega Buca delle Fate e la necropoli etrusca con il monastero di San Quirico, un’ippovia da Piombino a Populonia lungo il crinale, un percorso scuola e un percorso storico.

Questi sentieri metteranno in connessione l’antica città etrusca di Populonia con l’attuale città di Piombino, rafforzando il legame che esiste da oltre duemila anni di storia.

Il  finanziamento era stato ottenuto nel 2008 sulla base dello studio comunitario Rural Med, dedicato al tema della ruralità contemporanea nei paesaggi del Mediterraneo e legato alla nuova convenzione europea sul paesaggio. Il comune di Piombino vi aveva partecipato insieme ad altri comuni toscani, tramite l’associazione “Atelier dei paesaggi mediterranei” e ad altre aree italiane ed europee tra cui la Sardegna, alcune zone del sud della Francia e della Spagna sul quale il comune di Piombino ha lavorato a lungo. Il progetto, che si era avvalso della consulenza scientifica del prof. Giorgio Pizziolo, aveva recepito anche molte suggestioni della scuola elementare Diaccioni, nell’ambito di un’attività di carattere partecipativo.

In questi tratti saranno realizzati pannelli espositivi, un’adeguata cartellonistica, passamano in legno o staccionate in alcuni punti per la messa in sicurezza, in altre, a seconda della necessità, saranno tubati in maniera opportuna alcuni fossati. Alcune parti franate verranno ripristinate e saranno regimate le acque meteoriche.

L’inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del 2011.

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Scritto da il 16.12.2010. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “PERCORSI NATURALISTICI E DIDATTICI DA CALAMORESCA A POPULONIA”

  1. Patrizia Galligani

    Grazie ai cacciatori ed agli attuali frequentatori del promontorio (persone in bici, a piedi e a cavallo) questi sentieri sono già esistenti. L’unico da pulire e mettere in sicurezza è il tratto Cavalleggeri che da Buca delle Fate porta fino al faro sopra Canessa. Per il resto manca solo qualche segnale tipo quelli bianco-rossi del CAI (club alpino italiano),economici e conosciuti in tutto il mondo. Mi sembrano troppi 300.000 euro, speriamo vengano conservati anche per la manutenzione successiva. I sentieri necessitano non solo di essere fatti, ma di essere mantenuti nel tempo.

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