TOSCANA, EMILIA, UMBRIA, MARCHE E LIGURIA CONTRO I TAGLI AI TRASPORTI

Un fronte comune tra alcune regioni del Nord e del Centro Italia per riaprire il confronto con il Governo ed evitare i tagli che la manovra finanziaria apporterà al settore trasporti. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’incontro svoltosi a Firenze tra gli assessori ai trasporti delle Regioni Toscana, Luca Ceccobao, Liguria, Enrico Vesco, Emilia Romagna, Alfredo Peri, Marche, Luigi Viventi, e Umbria, Silvano Rometti.

Un momento di confronto da cui è emersa la necessità di presentarsi con una posizione comune, in cui si invita il Governo a rivedere la manovra e i tagli previsti sul trasporto, alla prossima riunione della Commissione nazionale trasporti della Conferenza Stato-Regioni, a cui parteciperanno tutti gli assessori ai trasporti delle regioni italiane coordinata dall’onorevole Sergio Vetrella, prevista a Roma il 22 settembre.

«Alto e generalizzato – ha detto l’assessore Luca Ceccobao – è l’allarme nelle regioni del Centro Italia rispetto alla manovra finanziaria del Governo che prevede tagli insostenibili per il settore dei trasporti. Soltanto in Toscana dovremo fare i conti con un taglio di 200 milioni, tutti sul trasporto pubblico; una carenza di risorse che mette a repentaglio le politiche per la mobilità finora adottate, e non ci permette di fare nuovi investimenti oggi necessari per sostenere e rafforzare un modello di mobilità pubblica efficiente e sostenibile a livello ambientale».

«Questi tagli – ha concluso Ceccobao – fanno ricadere interamente sui cittadini i maggiori disagi, peggiorando i servizi e minando il loro diritto alla mobilità, ed evidenziano una inaccettabile disparità tra Governo centrale ed enti periferici. La stabilizzazione finanziaria imposta dal Governo ricade tutta sugli enti locali e le regioni, che avranno 4 miliardi in meno per il 2011 e 4,5 miliardi per il 2012. Questo è inaccettabile».

«Alla riunione prevista a Roma il 22 settembre, è fondamentale giungere con una posizione unitaria a livello nazionale sulla manovra e i tagli al trasporto pubblico locale». Questo l’invito dell’assessore ai trasporti della Regione Umbria, Silvano Rometti. «In quella sede, dobbiamo sollecitare il Governo a tornare sulle scelte fatte. I tagli sono insostenibili e non intendiamo farvi fronte riducendo servizi e non garantendo il diritto alla mobilità dei nostri cittadini. Siamo disponibili a un confronto di merito con il Governo sul tema, per concordare tempi e modi. Le decisioni prese fino ad oggi non sono applicabili alla realtà, in quanto la situazione attuale è già difficile e non omogenea in tutte le regioni».

Le osservazioni dell’assessore umbro sono condivise dal collega della Regione Liguria. «La manovra – h a sottolineato Enrico Vesco – vanifica i nostri sforzi perché colpisce duramente il trasporto pubblico locale e secondo le stime taglierà in Liguria più di 130 milioni di euro nel biennio 2011-2012, privandoci del 30% circa dei contributi. Cifre così elevate che mettono a rischio l’intero sistema perché non vanno ad incidere sugli sprechi, ma direttamente sui servizi ai cittadini». Nel corso del suo intervento l’assessore ai trasporti Vesco ha inoltre sottolineato che «i costi fissi non possono essere toccati, quindi non resterebbe che aumentare le tariffe o tagliare le linee: misure inaccettabili in una regione come la nostra, già penalizzata sia dal punto di vista del servizio che è insoddisfacente, sia da quello morfologico e orografico. Caratteristiche che rendono le nostre infrastrutture incapaci di rispondere adeguatamente alla domanda di mobilità».

Anche le parole del collega Alfredo Peri dell’Emilia Romagna fanno eco a quanto detto: «Da luglio – ha sottolineato Peri – è calato un silenzio colpevole da parte di tutti sulla finanziaria di Tremonti. Ne stiamo verificando adesso le drammatiche conseguenze: mi domando francamente come faremo a costruire il bilancio e ad assicurare determinati servizi di fronte a questi tagli, fatti in modo lineare. Nel 2011 alla Regione Emilia-Romagna verranno meno 350 milioni di euro di trasferimenti statali, a parte la sanità; nel 2012 saranno 420 i milioni tolti. Se consideriamo solo la mobilità, l’anno prossimo dovremo fare i conti con 64 milioni di euro in meno: sul piano pratico vuol dire una riduzione dei servizi tra il 25 e il 30%.»

«Personalmente – ha concluso Peri – sono per tenere aperto un fronte a livello nazionale e non considerare assolutamente chiusa la vicenda: si può ancora intervenire su queste materie sulla finanziaria di fine anno.

Ha concluso i lavori della mattinata l’assessore ai trasporti della Regione Marche, Luigi Viventi: «Anche se ancora non siamo in grado di contabilizzare con precisione a quanto ammonterà il taglio relativo al Tpl, il fatto certo è che alle Marche arriveranno il 67% in meno di trasferimenti statali, mettendo in grave difficoltà persino la redazione del bilancio annuale. Senza dubbio occorrerà attuare misure di risparmi gestionali, ma non vi è dubbio che se non c’è un cambiamento nell’orientamento da parte del Governo centrale ci troveremo a dover far fronte ad una situazione pressoché insostenibile.»

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Scritto da il 17.9.2010. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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