«RICETTE CORSARE», PER NON NAUFRAGARE IN CUCINA – 62

Riprende con il sessantaduesimo appuntamento la rubrica di cucina del Corriere degli Etruschi «Ricette Corsare» curata con passione dal nostro esperto Emilio Guardavilla. La rubrica presenta ogni settimana alcuni aneddoti tratti dalla vita dell’autore e un menù completo tutto da gustare.

 

RICETTE CORSARE


Rubrica di intuizioni culinarie e percorsi introspettivi per non naufragare in cucina. A cura di Emilio Guardavilla.

 

Anche un fido animale domestico può dimostrarsi come un ragguardevole compagno di imbarco così come una componente essenziale della cabina nella sua valenza di ambiente domestico. E’ ovvio che un accessorio di siffatta natura eleva un alloggio ristretto e inospitale ad un livello qualitativo invidiabile assumendo in tutto e per tutto il calore e l’accoglienza che si vogliono ritrovare in una casa. In questo caso, a maggior ragione, l’essere animato con cui condividere la cabina diviene il ricettacolo di attenzioni innumerevoli ed affettuose oltre che il bersaglio eletto a ricevere tutte quelle coccole altrimenti destinate a naufragare nel mare limaccioso di una solitudine infinita; perché non sempre ci è dolce naufragar in un certo mare.


245) Crostata di pesce Boguska

Categoria: antipasto

Ingredienti: acciughe sottolio – burro – farina – olive nere snocciolate – uovo – cipolla – aglio – pomodori – erbette aromatiche.

Preparazione: dopo aver ottenuto con la sola forza delle sole braccia un composto di acqua, farina, burro e uovo sbattuto tiralo fino ad ottenere una sfoglia di spessore massimo di 0,5 cm. Con lo stesso fodererai una tortiera e, dopo averla bucherellata delicatamente, la infornerai a 200° per un quarto d’ora circa. In questo tempo prepara un soffritto a base di aglio e cipolla. Aggiungi il pomodoro spezzettato e appena zuccherato e un mazzetto di erbe aromatiche. Fai bollire fino a che non si sarà ridotto nelle modalità desiderate in termini di densità. A questo punto, tolto il mazzetto degli odori, versa il tutto nella tortiera guarnendo con i filetti di acciuga e olive nere e di nuovo in forno per venti minuti. Qualche spennellata d’olio a metà cottura male non farà di sicuro.

Punto esclamativo: un cucchiaino di concentrato di pomodoro durante la preparazione del ripieno.

Valore aggiunto: il sottoscritto ha navigato su una nave dove c’era anche un cane di nome Kelly.

 

Sono noti e testimoniabili con tutte le reportistiche del caso imbarchi di personale marittimo con cani o gatti, criceti o maialini d’India, gabbiette con volatili delle razze più pittoresche, tra cui pappagalli parlanti insostenibili o vaschette superaccessoriate per pesciolini tristi ma variopinti dalla mano dell’Onnipotente con tutte combinazioni cromatiche a sua disposizione. Si può inoltre attestare la presenza tartarughe, di micro allevamenti di chiocciole di terra o lombrichi quando non colonie di fermenti lattici per prodursi un prodotto caseario sano e genuino. Insomma,la specie o la razza, anche sotto questo aspetto non hanno alcuna rilevanza; l’importante è avere una compagnia stimolante.


246) Spaghi alle alici tartufate

Categoria: primo piatto

Ingredienti: alici – pepe bianco – tartufo nero – aglio et olio d’oliva.

Preparazione: nel breve ma intenso lasso di tempo in cui le alici si scioglieranno in una casseruola con olio ed aglio schiacciato sarebbe il caso si lavorare e tritare i tartufi con la maggiore cura possibile. A quel punto verranno aggiunti ed il condimento per gli spaghi è già pronto. Da servire evitando che il tutto si rapprenda oltremodo.

Punto esclamativo: a tale scopo, qualche cucchiaio di latte può essere un panacea.

Valore aggiunto: il sottoscritto ha navigato su una nave dove c’era anche un coniglietto di nome Ras.

Con il trascorrere dei decenni e il conseguente sviluppo tecnologico molti cuccioli o animali da compagnia, anche sulle navi, sono stati rimpiazzati dai cyber-pet, quelle diavolerie elettroniche provenienti dalle zone del sol levante che riproducono un cucciolo corredato da tutte le sue prerogative. Il Tamagotchi, ad esempio, per molti è diventato un compagno di viaggio insostituibile in quanto vero e proprio compendio elettronico di un animaletto reale, tutto da accudire e coccolare, nutrire e provvedere a fargli espletare i suoi bisogni, curare in caso di malesseri estemporanei. Lo scopo del gioco è quello di dedicarsi alle cure di un cucciolo virtuale, cercando di crescerlo e di farlo vivere il più a lungo possibile. Una vera sfida.


247) Cozze bianco latte

Categoria: secondo piatto

Ingredienti: cozze – cipolla – burro – uova – panna – timo.

Preparazione: fai aprire le cozze in compagnia di un soffritto a base di cipolla e timo. Separa le valve con il mollusco da quelle sprovviste dello stesso e adagiale su una pirofila adeguata. Ora filtra il sugo di cottura ed aggiungilo di burro, ulteriore cipolla tritata e, dopo cinque minuti di cottura vivace, la panna ed i tuorli. Amalgama bene, cospargi sulla distesa di cozze e servi.

Punto esclamativo: un cucchiaio di farina aiuta in tutti i sensi.

Valore aggiunto: il nome Tamagotchi deriva dall’unione del termine giapponese tamago (uovo), tamago e della parola inglese watch (orologio da polso).

 

Altri colleghi che hanno manifestato la stessa necessità di un affetto da coltivare hanno invece scoperto di avere, fino ad allora a loro insaputa, il dono del pollice verde. In alcuni di questi casi le loro cabine si sono trasformate in vere e proprie serre. I risultati sono stati registrati come altalenanti tra grandi successi e drammatiche disfatte; per amor di cronaca le piante grasse hanno sempre garantito soddisfazione anche ai meno portati verso il giardinaggio. Pur di non rassegnarsi ad avere una vegetale ornamentale di cui doversi preoccupare, alcuni di noi si sono assicurati la fedele ed eterna affezione di piante o fiori finti. Una spolverata ogni tanto è comunque un segno di affetto. De gustibus.


248) Budino Virginy

Categoria: dessert

Ingredienti: champagne – semola di grano duro – uova – zucchero a velo – burro – gelatina di fragole.

Preparazione: porta ad ebollizione acqua e champagne e comincia ad aggiungere la fecola mescolando regolarmente per i successivi venti minuti di cottura. Aggiungi lo zucchero, le uova sbattute ed un pizzico di sale. Incorpora gli ingredienti come si deve e aggiungi altri albumi montati a neve. Versa il composto in uno stampo imburrato e fallo cuocere a bagnomaria per una buona mezz’ora. Ti avanzerà tempo pur utilizzando quest’ultimo per sciogliere la gelatina di fragole con cui guarnirai prima di servire.

Punto esclamativo: sciogli la gelatina di fragole con del buon brandy.

Valore aggiunto: il sottoscritto ha navigato su una nave dove c’era anche una papera senza nome.

 


Dai retta, ché io ai fornelli gli do del “tu”.

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Emilio Guardavilla risiede e vive a Piombino insieme ad altre
trentaquattromila persone circa.
Come tutti gli altri ci lavora e ci coltiva le proprie inclinazioni, nel suo
caso la lettura e la cucina.
E come gli altri respira quell’aria di mare che ha la stessa valenza chimica
per l’organismo dell’ossigeno o dell’azoto. Sognatore instancabile,
concepisce costantemente progetti di ogni genere a breve, media e lunga
scadenza senza abbandonarne neanche uno.

http://www.emilioguardavilla.it

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Scritto da il 27.8.2010. Registrato sotto cucina, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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