BARATTI: INFONDATE LE PREOCCUPAZIONI DEL COMITATO PER CAMPIGLIA?

Il comitato per Campiglia scrive al sindaco, perché preoccupato del rischio “colate di cemento” che si avvicinano al golfo di Baratti. Gli risponde il gruppo consiliare di “Sinistra Ecologia e libertà. Leggiamo insieme le due lettere e come al solito sia il lettore a farsi la propria idea su quanto esposto.

Al Sig. Sindaco del Comune di Piombino

Oggetto : Previsione alberghiera a Baratti – Previsioni di trasformazione della scuola di vela a Baratti.

Leggiamo nella stampa locale che si ripropone la trasformazione in Albergo  del “Casone“ di Baratti informando  che non verrà apportato alcun aumento volumetrico.
La notizia fa sorgere gravi dubbi e non vorremmo ritrovarci a modifiche degli edifici giustificate dalla inevitabilità di applicare norme, dovute al cambio di destinazione, che vanno da quelle in materia sismica a quelle in materia igienico sanitaria.  In genere questo comporta trasformazioni inevitabili degli edifici e sono in contrasto con il restauro conservativo che  l’Amministrazione dichiara di volere imporre.

Inoltre siamo molto perplessi sulla fattibilità economica dell’intervento visto che un albergo ha bisogno di un minimo di posti letto per potere funzionare e quindi di superfici e attrezzature che variano a seconda del numero di stelle che la struttura vuole raggiungere (e sinceramente non crediamo che si vorrà fare una pensioncina a conduzione familiare). Non vorremmo allora trovarci ad un certo punto a pressioni della proprietà per aumentare il numero dei posti letto dimostrando che l’attività è in perdita.
L’altro aspetto preoccupante che vediamo nella proposta è la trasformazione degli spazi esterni di pertinenza del “Casone”. Infatti è illusorio immaginare una struttura alberghiera che non abbia bisogno di parcheggi e di strada di accesso privati, di verde privato che comporta recinzioni e sistemazioni a verde, di illuminazioni esterne , ecc. ecc. Questo vuol dire che la trasformazione in albergo comporterebbe inevitabilmente una trasformazione di quei campi vuoti che digradano al mare e che incastonano con il mare, il “Casone”. La magia di questo luogo è proprio rappresentata dal rapporto tra gli edifici, i terreni liberi simili ad un grande prato e il mare. La trasformazione di uno di questi elementi (e ricordiamoci che se sarà un albergo di lusso, i clienti vorranno anche la spiaggia privata) comporta la distruzione di un contesto storico, culturale e paesaggistico unico e per il quale Lei stesso, sig. Sindaco, si è mosso  a suo tempo perchè ne venisse riconosciuto il valore dall’UNESCO.

Queste trasformazioni che abbiamo ipotizzato saranno inevitabili e non ci fidiamo di sole parole rassicuranti, visto che poi le lamentazioni della proprietà, la scusa della difficoltà di leggi esistenti potrebbero costringere il Comune ad arrivare a compromessi quando i lavori fossero avviati.
Il Comitato per Campiglia chiede che il progetto presentato dalla proprietà, contestualmente a quello del Comune per Baratti, sia fatto conoscere alla cittadinanza (e non solo perché Baratti appartiene al mondo e non solo ai piombinesi) prima ancora che si avvii l’iter di approvazione del progetto stesso in modo da dare la possibilità di esprimere le loro valutazioni a tutti e in particolare a quelle associazioni che, citate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sono in grado di dare un contributo a scelte così importanti.
Quanto poi alle previsioni sul futuro della scuola di vela a Baratti, il Comitato per Campiglia è assolutamente contrario al consolidamento di fatto di quello che c’è. Si tratta di ruderi e manufatti in parte precari o volumi tecnici in disuso che dovrebbero essere tutti demoliti e non consolidati con il trasferimento dei loro volumi in un unico nuovo edificio.

L’ipotesi ventilata sui giornali di trasferirci il centro velico di Piombino, di costruire un edificio nuovo e di non escludere l’idea di un ostello (leggi camere per i soci non locali del centro velico) è scandalosa, completamente in linea con la malattia del mattone che affligge gli amministratori locali e distruttiva di un paesaggio di valore grandissimo.
Per tanto la preghiamo, sig. Sindaco, proprio per il destino di questo paesaggio che Lei deve tutelare e proteggere, di volere evitare qualunque trasformazione dell’esistente e di intimare la demolizione di tutti i volumi non utilizzati e di tutti i ruderi presenti nell’area della pineta di Baratti, ammettendo per quelli utilizzati la sola manutenzione ordinaria.
Restiamo in attesa di una risposta ed inviamo distinti saluti

Campiglia Marittima 4 Agosto 2010
Comitato per Campiglia
Il Presidente
Alberto Primi

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S E L: INFONDATE LE PREOCCUPAZIONI DEL COMITATO PER CAMPIGLIA

Siamo stupiti per le dichiarazioni del Comitato per Campiglia sul Piano Particolareggiato di Baratti. Le severe critiche sono prive di riferimenti oggettivi e basate solo sui se e sui forse. Ovviamente Baratti rappresenta un valore su cui ognuno è legittimato ad esprimersi ma occorrerebbe maggiore cautela nel giudicare un lavoro che da pochi giorni ha iniziato il suo iter di confronto con le parti interessate ed i cittadini tutti.

Tra pochi giorni la bozza del Piano sarà disponibile sul sito del Comune di Piombino e aperta ai contributi dei cittadini ma già da martedì scorso si è iniziato l’iter delle assemblee pubbliche con la presentazione agli operatori del Golfo di Baratti e di Populonia. Sinistra Ecologia e Libertà è una forza che pone la partecipazione dei cittadini come elemento qualificante i processi di pianificazione territoriale e pertanto le insinuazioni del Comitato su un iter escludente le comunità locali sono fuori dalla realtà dei fatti.
Sinistra Ecologia e Libertà ha lavorato, in sintonia con l’Amministrazione, affinché il Piano scegliesse un concetto di pianificazione basato sulla salvaguardia e tutela della risorsa paesaggistica e ambientale di Baratti. E’ questo l’approccio giusto per costruire un nuovo modello di fruizione turistica sostenibile che garantisca nel tempo l’integrità del Golfo. Il Piano da una risposta seria ed innovativa a queste esigenze e lo fa proponendo una distribuzione di funzioni e di accessibilità che allenta le pressioni su Baratti.
Invitiamo quindi il Comitato per Campiglia ad acquisire una visione complessiva degli atti come condizione essenziale per esprimere un giudizio, ma su due punti sollevati nell’intervento dobbiamo per forza intervenire.

Dire che l’attività velica sia una funzione incompatibile con il Golfo è davvero una forzatura priva di fondamento. Il Piano regolerà questa attività trasferendola tal quale dall’attuale dispersione nei vari manufatti in un unico elemento. Lo stesso avverrà per l’utilizzo della duna che sarà alleggerita dal movimento di carrelli ed autoveicoli.
La seconda questione riguarda il Casone. In maniera ironica potremmo dire che l’incredulità del presidente Primi ci conforta sulla bontà delle scelte fatte nel Piano. L’intervento sul Casone, sta scritto negli atti, propone il restauro conservativo integrale sugli immobili esistenti senza nessuna addizione. Ciò varrà anche per gli spazi esterni: nessun parcheggio pertinenziale, nessuna recinzione, nessuna piscina, nessuna concessione sull’arenile, mantenimento identità fondiaria, ripristino vegetazionale rigoroso.

In conclusione come Sinistra Ecologia e Libertà vogliamo invitare il Comitato a non alimentare questo clima di caccia alle streghe ma a lavorare sul territorio con serietà ed oggettività. Pensiamo infatti che i più sensibili alle ragioni della sostenibilità e della tutela di ambiente e paesaggio dovrebbero darci una mano nel difendere e sostenere un Piano davvero soddisfacente su questi profili. Forse la malattia del mattone è una patologia diffusa ma sicuramente la malattia della disinformazione è altrettanto virulenta e dannosa per i cittadini.

Piombino 7/8/2010
Coordinamento SEL Piombino  Val di Cornia

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