SAN VINCENZO: ULTIMO LABORATORIO SUL PIANO STRUTTURALE

Sabato 26 giugno alle 9.30 alla Torre l’ultimo laboratorio aperto ai cittadini sul Piano strutturale dedicato a servizi, viabilità e infrastrutture. Intanto pubblicati sul sito web del Piano gli esiti della discussione di sabato 19 su ambiente, paesaggio e contesto urbano.

Regole chiare nella pianificazione del territorio, tutela del paesaggio e degli spazi liberi, attenzione alla qualità architettonica, alle energie rinnovabili e allo sfruttamento delle risorse naturali, stop a nuove edificazioni se non per edilizia popolare, agevolata e destinata alla residenza stabile: sono questi i punti rilevanti emersi sabato scorso alla Torre di San Vincenzo nel secondo laboratorio di discussione sul Piano strutturale di San Vincenzo dedicato ai temi di ambiente, paesaggio e contesto urbano. 52 i cittadini che hanno partecipato alla giornata, dando vita a un dibattito acceso, dividendosi in gruppi e trattando, con l’aiuto delle facilitatrici di Sociolab, sia il tema generale della giornata che temi più specifici proposti da loro stessi all’inizio della giornata che sono stati: il contesto urbano; San Vincenzo villaggio di pescatori del II millennio: quale identità?; tutela e valorizzazione delle colline; tutela e valorizzazione della fascia costiera; lo sfruttamento delle risorse: acqua, energie e suolo; nuove edificazioni: quali zone tutelare dall’urbanizzazione e come.

Molti i temi toccati dai partecipanti all’interno dei singoli gruppi. Ancora una volta significativa la discussione sull’espansione edilizia di San Vincenzo, sulla quale è emersa la richiesta di uno stop, con l’apertura a ragionare di nuove edificazioni solo se fatte con l’edilizia popolare e a basso costo e destinate alla residenza stabile e ai giovani. Motivato con l’esigenza di preservare il paesaggio, di limitare lo sfruttamento delle risorse naturali del territorio, calmierare i prezzi degli appartamenti, lo stop all’espansione edilizia si è inserito a pieno titolo nella filosofia della sostenibilità dello sviluppo che è stato un po’ il filo conduttore della discussione di tutta la giornata.

I cittadini che hanno partecipato al laboratorio di sabato, infatti, si sono dimostrati molto sensibili ai temi del riuso e del recupero non solo in edilizia ma anche nel campo delle energie e delle risorse naturali. Si è approfondito il tema del recupero delle acque, così come quello del risparmio energetico e dell’utilizzo delle fonti di energia alternativa. Ma anche il dibattito sul paesaggio è stato impegnativo, con l’invito a distinguere bene il paesaggio urbano da quello agricolo, e la volontà di mantenere il più possibile integro quest’ultimo e di dare uno stile uniforme e di maggiore qualità estetica e architettonica a quello urbano. Sono state chieste regole certe e controlli efficaci per intervenire sia nel campo dell’istallazione dei pannelli fotovoltaici ad esempio in campagna (molti non li vorrebbero), sia nel campo della qualità edilizia degli edifici vecchi e nuovi, sia nella tutela del territorio, nella repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio, nel rispetto dei limiti delle concessioni degli stabilimenti balneari. La discussione è proseguita con la richiesta unanime di mantenere libera la spiaggia esistente, Rimigliano in primo luogo, ma anche quella urbana. Su quest’ultima sono state fatte anche proposte di recupero di parte degli spazi attualmente in concessione per i  residenti. Tra i luoghi da tutelare dal punto di vista paesaggistico e ambientale spiccano Rimigliano e San Carlo e le colline in genere. Su San Carlo in particolare la tutela del borgo non è vista in contraddizione con la possibilità di dotarlo di nuovi servizi, e con interventi mirati da una parte ad aumentare, senza snaturare l’attuale impianto urbano, il numero dei residenti e dall’altra farne meta di un turismo di qualità, valorizzando proprio gli elementi e i pregi paesaggistici della zona, il rapporto con i Parchi della Val di Cornia, la presenza della cava anche come luogo, i percorsi naturalistici esistenti, adeguando ad esempio la via del Castelluccio o la strada di San Bartolo con la creazione di punti panoramici. Per quanto riguarda infine il contesto urbano le proposte dei partecipanti sono andati nella direzione di aumentare gli spazi pubblici e il verde urbano, con proposte che hanno riguardato anche l’area del Silos, indicato come una zona da recuperare alla fruibilità pubblica, fino ad arrivare alla qualità architettonica degli edifici considerata in molti casi non all’altezza, da mantenere nei casi di edifici di pregio come le ville liberty e in linea generale da innalzare.

Il rapporto completo della giornata è disponibile sul sito internet dedicato al Piano Strutturale www.ps-sanvincenzo.it nella sezione documenti, oppure presso l’ufficio del Garante della comunicazione del Piano strutturale al piano terra del palazzo della cultura in piazza Mischi.

La discussione si concluderà sabato 26 giugno sempre alla Torre dalle 9 e 30 alle 15 (con pausa pranzo alle 13 e 30 offerta sul posto). Il tema di sabato sarà “servizi, infrastrutture e viabilità”. Chi vuole iscriversi può ancora farlo telefonando all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune al numero 0565 707246 o compilando il form d’iscrizione al seguente indirizzo http://www.ps-sanvincenzo.it/home/iscriviti del sito internet del Piano strutturale.

Martina Pietrelli

Garante della comunicazione del Piano Strutturale

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Scritto da il 23.6.2010. Registrato sotto ambiente/territorio, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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