PIOMBINO: LEGAMBIENTE DICE NO AL NUCLEARE

 

Legambiente contro il nucleare

Legambiente contro il nucleare

Sabato 06 febbraio, presso la Enel di Torre del Sale a Piombino (Li), nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “No nuke” indetta da Legambiente contro la costruzione di centrali nucleari in Italia, abbiamo incontrato Pietro Baronti e Adriano Bruschi, rispettivamente presidente di Legambiente Toscana e presidente del Circolo Legambiente di Piombino.

 

 

L’associazione ha realizzato in questi anni Mal’aria, una serie di iniziative, sit in e presidi di fronte a impianti industriali molto inquinanti per puntare il dito contro l’inquinamento atmosferico di tipo industriale su cui sembra sparita da qualche anno l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media; una manifestazione questa che diventa un vero e proprio dibattito pubblico sui temi più ampi del nucleare e dell’energia. Nel pomeriggio, in Piazza Cappelletti, con la presenza di altre delegazioni dalle città toscane, ha avuto luogo anche un “sit-in” di protesta che ha visto la partecipazione dei cittadini di Piombino e zone limitrofe.

Piombino non vuole essere la pattumiera nucleare d’Italia e c’è da dire che la città ha pagato e paga ancora troppo, in termini di salute, di qualità del vivere. Piombino vuole un futuro all’insegna della diversificazione, del turismo e di uno sviluppo più rispettoso dell’ambiente.

Secondo Legambiente il pericolo di una centrale nucleare a Piombino è reale, poiché in Parlamento è stata fatta una mappa dei possibili siti nucleari e Piombino rischia di più rispetto alle altre località indicate in quanto ha tutte le caratteristiche descritte in uno studio di qualche anno fa: bassa sismicità, vicinanza a corsi d’acqua, bassa urbanizzazione. C’è da dire che le decisioni governative non sono ancora note e non è ancora stata stilata una lista dei possibili siti, che probabilmente sarà ufficializzata dopo le elezioni regionali. La centrale termoelettrica della Enel di Piombino è, infatti, una delle centrali più inquinanti, è vecchia e obsoleta. Legambiente richiede la riconversione, chiusura e smantellamento per realizzare in futuro una centrale più piccola a metano e per dare spazio alle altre fonti di energia rinnovabile. Una centrale nucleare a Piombino significherebbe un danno ingente, non solo per l’ambiente e per i cittadini, ma per il futuro e tanto agognato sviluppo turistico della nostra meravigliosa costa. Il nucleare, oltre che dannoso, non risolverebbe i problemi energetici del nostro territorio. Già la realizzazione della centrale avrebbe costi grossi (all’incirca 25/30 miliardi di euro) e in più, come teorizzano gli esperti, entro trent’anni questa energia potrebbe essere già in disuso. Per non pensare poi alla militarizzazione di tutta l’area che non favorirebbe certo uno sviluppo economico e turistico della zona. Per fare chiarezza Legambiente sottolinea che il problema dell’impianto nucleare non è principalmente quello della sicurezza, quanto quello delle scorie. Problema per altro non risolto in Italia già da molti anni. Enel al momento preferisce non prendere posizione al riguardo perché non ci sono ancora cose certe o documenti ufficiali sulla questione.

La manifestazione di Legambiente non è stata, quindi, incentrata solo contro il nucleare ma è stata spinta dalla voglia di educare culturalmente ed effettivamente le persone verso le energie rinnovabili e promuovere, quindi, una pianificazione energetica ambientale sostenibile più ampia. Bisognerebbe elaborare un piano strategico locale che porti un risparmio energetico favorendo l’istallazione nelle case private e nelle aziende di impianti che usino fonti rinnovabili e anche la bioedilizia potrebbe essere una delle soluzioni migliori per superare il problema.

Tra le tante energie rinnovabili, viste di buon occhio sono le pale eoliche che potrebbero essere localizzate nei porti di Piombino e Livorno, per quanto riguarda il solare/fotovoltaico va sottolineato che, purtroppo, in Italia si sta toccando il terreno agricolo coltivabile (che andrebbe limitato al minimo per questo tipo di utilizzo) mentre invece potrebbe essere utilizzati i capannoni industriali dove tuttora c’è amianto ed eternit e, infine, da non sottovalutare è lo sfruttamento energetico delle correnti marine.

Un incontro interessante quello con Legambiente, utile per far luce su alcune questioni delicate, per dare una chance ecosostenibile a questo territorio già troppo, a mio parere, abusato e per non chiudere definitivamente le porte ad un turismo che darebbe finalmente un altro tocco a questa città, perla storica e ambientale.

Margherita Dinolfo

Scritto da il 10.2.2010. Registrato sotto ambiente/territorio, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “PIOMBINO: LEGAMBIENTE DICE NO AL NUCLEARE”

  1. leo

    continuo a non capire cosa vuole lega ambiente e gli ex verdi
    il nucleare no e va bene,la forza eolica no,il carbone no, il metano no,
    il gasolio,no. rendere piu accessibile la viabilità no,rendere quelle zone già a
    parvensa turistiica accettabili e permessive no .ma in definitiva cosa vuole
    lega ambiente? abbiamo assoluto bisogno di rinnovamento e urgenti alternative
    alla fabbrica diamo sviluppo al territorio smettiamo di fare i moralisti
    AIUTIAMO I NOSTRI FIGLI A TROVARE ALTERNATIVE A QUESTE VECCHIE IMPOSIZIONI.

  2. enzo raspolli

    Per quanto attiene l’eolico di potenza non è possibile nel porto di Livorno perchè la Sovraintendenza ha espresso un no secco sulle opere portuali medicee.
    Per il Porto di Piombino ci sono difficoltà serie per la presenza di gru e di strutture alberghiere.
    E, sulla direttrice Nord-Ovest ci sono le colline, che, come è risaputo, non sono trasparenti ai venti.
    Siccome i progetti li approva la Regione Toscana dopo una procedura di V.I.A. e non in una bevuta al bar e siccome la Regione ha bocciato più del 60% dei progetti presentati, non sarebbe meglio un po’ di prudenza e di conoscenza di quello di cui si parla, invece di fare proposte misurate solo sulle esigenze urbanistiche ?
    A me sembra che siamo rimasti alla guerra contro le rinnovabili, come anni fa, solo che ora non si dice più NO all’eolico ma SI a condizione che …….
    E le condizioni sono tali per cui il risultato sarà ancora NO.

  3. gaetano vellucci

    Continuo a non condividere cio che legambiente e altri suoi seguaci dice a riguardo sul nucleare .Cari signori ,ma a voi forse sfugge un particolere importante .Il nucleare è una necessità irrinunciabile ,visto la situazione energetica nel nostro paese .La scelta scellerata politica di abbandonarlo, ci ha messo in condizioni di dipendere da altri paesi ,ed avere il costo della bolletta energetica molto alta rispetto alla media europea.Le energie rinnovabili anche se utilizzate ampiamente ,servono solo da integrazione al sistema ,basta fare due conti per rendersene conto.Ma forse legambiente di questo è consapevole .
    Ho sentito dire poi da una autorità locale che piombino in futuro sarà completamente autosufficente da energie rinnovabili.Ma ci rendiamo conto di cosa si dice alla gente .La rete elettrica e collegata tutta a livello nazionale ,quindi la cosa mi sembra poco propabile ,per poi non parlare del fatto di chi dà energia a piombino quando non c’è il sole (fotovoltaico)oppure quando c’è poco vento ?.Se vogliamo bene all’ambiente dobbiamo consumare meno ,fare delle rinuncie ,sporcare meno e il resto viene da se .Questo chiaramente vale anche per gli amici di legambiente

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