«RICETTE CORSARE», PER NON NAUFRAGARE IN CUCINA – 31

Trentunesimo appuntamento con la rubrica di cucina del Corriere degli Etruschi «Ricette Corsare» curata con passione dal nostro esperto Emilio Guardavilla. La rubrica presenta ogni settimana alcuni aneddoti tratti dalla vita dell’autore e un menù completo tutto da gustare.

RICETTE CORSARE

Rubrica di intuizioni culinarie e percorsi introspettivi per non naufragare in cucina.

A cura di Emilio Guardavilla.

“La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio” cantavano G. Belfiore e L. Rossi per bocca di Julio Iglesias a partire dal 1979 per voler trattare alcuni aspetti del tema del viaggio, le cui implicazioni troppo spesso sono sempre andate ben oltre il mero concetto di spostamento fisico. Si parlava in quel caso di tradimenti veri o presunti, orgogli feriti, ripensamenti agognati e tutta quella gamma di problematiche che rientrano per statuto in ogni rapporto amoroso di coppia. La risoluzione estrema, simboleggiata dalla valigia appunto, era la partenza. Per dove, per quanto non è attestabile in quel caso; come del resto per chi va per mare. Quando si mette la valigia sul letto, l’unica cosa che si sa per certo è che si tratti di un lungo viaggio. Le distanze percorse, i tempi, di per sé, valgono poco. Il viaggio sarà comunque un allontanamento, un distacco, da un ambiente familiare, amico, intimo per ritrovarsi a breve in un altro mondo, anche se non all’altro capo del mondo. Un’altra dimensione, si può benissimo affermare. Una condizione dove vengono sconvolte abitudini e stili di vita; dove ci si può trasformare in altre persone, che vivono e si comportano, anche se solo temporaneamente, in maniera diversa. La letteratura è piena di queste scene, toccanti, sconvolgenti, che hanno fatto riflettere e crescere affascinandole completamente  generazioni e generazioni di lettori stupefatti. “Partire” fa rima con “morire”, questo è vero, ma con chi ha detto che un po’ sono la stessa cosa, io ci vorrei discutere a quattr’occhi.


121) Involtini Trolley

Categoria: antipasto

Ingredienti: melanzane – capperi  – acciughe – basilico – prezzemolo – succo di limone – origano.

Preparazione: metti a marinare le acciughe quanto prima ti sia possibile; ieri sarebbe stato meglio. Affetta le melanzane abbastanza grossolanamente (0,5cm circa, anche meno se ci riesci) e disponile in una padella antiaderente. Abbondante olio, sale, pepe e origano a discrezione e in forno a 200° per cinque minuti. Frulla le acciughe marinate con aglio, prezzemolo e basilico; questo sarà il ripieno delle tue melanzane.

Punto esclamativo: capperi nella crema di acciughe. Una prova d’orgoglio.

Valore aggiunto: il trolley va bene a tutte le età e denota una personalità molto dinamica.

Oltre che nella letteratura mondiale di tutti i tempi la valigia è all’ordine del giorno anche nel vissuto di una non trascurabile porzione della nostra società, della nostra economia. A tutto’oggi sono circa 56000, ma la cifra è in progressiva diminuzione, gli italiani che periodicamente approntano una o più valige per andare a guadagnarsi da vivere per mare in imbarchi più o meno lunghi; con vari ruoli, con varie bandiere, con varie motivazioni. L’incipit, in ognuno di questi casi, è sempre lo stesso: la valigia. Un oggetto che evoca pulsione ed emozioni variegate e variabili, e che parla di ognuno di loro se non addirittura ne rappresenta una vera e propria appendice. Fuori e dentro, il contenitore e il contenuto, ovviamente. Deve essere bella, maneggevole e capiente, fedele in una parola. Può essere moderna, hi-tech, firmata. Ma c’è sempre qualcosa che non può contenere. Pur colma e ben stipata che possa risultare riesce a contenere solo il minimo indispensabile per una sopravvivenza decente.


122) Risotto Backpack

Categoria: primo piatto

Ingredienti: gamberoni – cozze – vino bianco – cognac – aglio – cipolla bianca – sedano – carote.

Preparazione: mettiti a ridosso e tratta le cozze fino a poter prelevare i molluschi e mantienili in una terrina con il loro liquido di cottura opportunamente filtrato. Lessa i gamberoni e sgusciali accuratamente; conserva il brodo ottenuto. Nella stesso farai bollire una dadolata delle verdure a disposizione approntata in anticipo. Passa nel mixer i gamberoni con olio e cognac per ottenere una crema soffice e delicata al tatto e al palato. A questo punto si può dare inizio alla cottura del riso; per circa venti minuti aggiungendo alternativamente il brodetto dei gamberoni con il fondo di cottura delle cozze. A cottura ultimata aggiungi la cremina, le cozze e la dadolata di verdure.

Punto esclamativo: lessare i gamberoni e la verdura con una cipolla bianca pillottata di chiodi di garofano.

Valore aggiunto: il bagaglio da spalla è molto comodo ma sol fino ad una certa età.

Si può scegliere di navigare per necessità, per sfuggire da qualcosa o da qualcuno, per puro  spirito di avventura. Nessuno ci obbliga, sia chiaro. Ma quando si arriva a quel punto, con la valigia sul letto intendo dire, alea iacta est. Il dado è tratto, è inutile rimuginare o recriminare sul passato. Ora c’e da fare un lavoro, perché di lavoro si tratta, e occorre farlo bene. Occorre saper discernere obbiettivamente il minimo indispensabile da tutto quello che non lo è. Fatto questo, e nessuno dice che è una passeggiata, siamo solo a metà dell’opera. Il secondo step, in effetti, guarda in faccia, a tutti indiscriminatamente; c’è da sistemare in maniera ottimale il contenuto dentro in contenitore, senza sciuparlo e soprattutto rendendolo di facile accessibilità al momento opportuno. Lo stato d’animo del momento, emotivamente instabile per qualsiasi ragione, di certo non aiuta. E non mi risulta neanche che sia stato ancora elaborato un software atto a alleviare questa penosa incombenza.


123) Cicale Briefcase

Categoria: secondo piatto

Ingredienti: cicale (del febbraio/aprile, se possibile) – uova – farina.

Preparazione: lessa le cicale per non più di quindici minuti. Sbucciale, infarinale e dorale nell’uovo salato. E ora friggi pure con tutta la tranquillità che hai a disposizione.

Punto esclamativo: guarnizione del piatto con le chele lessate. I have a dream.

Valore aggiunto: il briefcase, forse, è un tipo di bagaglio eccessivamente anonimo.

Anche per questa situazione si possono osservare approcci differenziati per portare a termine tale missione. Alcuni la portano a termine iniziando la preparazione anche una settimana prima e dilazionando giorno per giorno le operazioni e lo stress che ne derivano; il che è un buon espediente psicologico ma a livello pratico si rischia di perdere il controllo dello stato dell’arte. Altri invece fanno tutto, o meglio pretendono di fare tutto, in venti minuti netti. Si sa, la gatta frettolosa non ha mai partorito delle linci e quindi anche questa procedura non porta a risultati esaltanti a livello pratico. Altri ancora, in una percentuale tutt’altro che trascurabile a prescindere dall’età, dall’esperienza e dal buon senso, delegano. Forse l’errore più grave e dannoso che si possa commettere in queste occasioni, non c’è bisogno di dilungarsi oltre. Ed infine ci sono i fatalisti del bagaglio, quelli che a tali dettagli dedicano tempo ed energia in misura minore possibile. A qualsiasi categoria tu appartenga, lettore carissimo, quando farai la tua valigia per imbarcare, qualcosa rimarrà fuori di sicuro. Qualcosa di molto importante, mi sento di poter affermare.


124) Mousse Suitcase

Categoria: dessert

Ingredienti: amaretti – yogurt – panna fresca – miele.

Preparazione: recupera la manualità perduta amalgamando come si deve lo yogurt e il miele. Poi, nell’ordine, trita gli amaretti e monta la panna. Incorpora lentamente riempi le coppette tramite sac à poche.

Punto esclamativo: decorazioni di frutta, ananas per esempio, sono sempre le benvenute.

Valore aggiunto: “suitcase” è la prima parola inglese che si impara nell’ambito dei bagagli.


Dai retta, ché io ai fornelli gli do del “tu”.

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Emilio Guardavilla risiede e vive a Piombino insieme ad altre
trentaquattromila persone circa.
Come tutti gli altri ci lavora e ci coltiva le proprie inclinazioni, nel suo
caso la lettura e la cucina.
E come gli altri respira quell’aria di mare che ha la stessa valenza chimica
per l’organismo dell’ossigeno o dell’azoto. Sognatore instancabile,
concepisce costantemente progetti di ogni genere a breve, media e lunga
scadenza senza abbandonarne neanche uno.

http://www.emilioguardavilla.it

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Scritto da il 15.1.2010. Registrato sotto cucina, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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