ASIU: NUOVO IMPIANTO RIFIUTI E PROSPETTIVE PER IL FUTURO

Abbiamo intervistato Giuseppe Tabani, responsabile dell’Asiu, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in Val di Cornia, in merito al progetto che porterà la nascita di un nuovo impianto di gestione dei rifiuti sul nostro territorio. Costi, dinamiche dei processi di trattamento del rifiuto e prospettive per il futuro in una interessante chiacchierata che cerca di chiarire gli aspetti tecnici ed economici della questione.


1) Apprendiamo dalla stampa che è in vista la creazione di un impianto per la valorizzazione del rifiuto e la sua trasformazione in energia. Può spiegarci meglio il funzionamento di questo processo?

Abbiamo bandito una gara che è finalizzata alla presentazione delle opzioni tecnologiche possibili per migliorare l’attuale sistema di trattamento dei rifiuti urbani. Questo seguendo la norma di legge in merito al recupero effettivo della maggior quantità di rifiuti prodotti. L’obbiettivo è quello di valorizzare, all’interno della filiera di trattamento, le matrici interne agli stessi per ottenere prodotti ed energia. Oggi Asiu gestisce un impianto che permette di selezionare due componenti, la frazione secca e la frazione umida presente nel rifiuto indifferenziato. Attraverso processi di affinamento, la parte organica viene trasformata in FOS (frazione organica stabilizzata) e viene utilizzata per la copertura dei rifiuti immessi in discarica. La parte secca è inserita in processi di termovalorizzazione in alcuni impianti o può essere avviata ad impianti di produzione CBR per essere valorizzata dal punto di vista energetico.
All’interno di Ischia di Crociano ci sono altri 2 impianti, uno per la produzione di Compost di qualità e uno per la produzione di Compost vetro. Il futuro sarà caratterizzato da impianti più efficienti di quelli attuali sia nel trattamento che nel recupero, da costi minori e da miglioramenti delle condizioni di “salute” dell’ambiente circostante e di chi in questi impianti andrà ad operare. La nuova struttura prevede un miglioramento nel processo di recupero energetico già in atto nella condizione odierna.


2) Esistono impianti simili nella zona o nella Regione?

Impianti di selezione già esistono, per esempio a Firenze, ma sono strutture di vecchia generazione. Il nostro scopo è quello di portare ad un miglioramento nel processo di gestione del rifiuto. Tutte le imprese a livello nazionale, chi con i termovalorizzatori, chi con gli impianti di selezione, si stanno movendo nell’ottica di migliorare l’efficienza di gestione della filiera. Tuttavia, ad oggi, non sono presenti impianti di nuova generazione presenti nel territorio regionale.


3) Può darci qualche caratteristica tecnica del progetto? Per esempio per quanto riguarda i costi, i tempi di realizzazione e i metodi di finanziamento?

Per i tempi di realizzazione si parla di circa 2 anni. Il termine del bando è previsto per settembre e le offerte devono arrivare entro quel termine. Seguirà un’istruttoria di carattere tecnico-economico per valutare il sistema di gestione nella sua interezza. Nella decisione verranno considerati non soltanto i costi economici ma anche gli aspetti legati alle tariffe, al grado di efficienza e agli operatori impiegati. Speriamo di poter appaltare i lavori nei primi mesi dell’anno prossimo. L’aspetto economico è da valutare in relazione alla lunghezza dell’arco temporale della partecipazione. Asiu non finanzierà completamente l’impianto ma ne acquisirà progressivamente le quote. Sarà un’operazione un po’ diversa dal solito.


4) Che impatto ambientale potrà avere questa struttura?

Lo scopo dell’impianto è quello di migliorare l’attuale condizione ambientale. Sicuramente i cicli di lavorazione dovranno garantire questo miglioramento. La struttura dovrà seguire le BAT stabilite lo scorso anno, cioè le linee guida di costruzione impiantistica in rapporto agli impatti ambientali e per il territorio. Per un impianto di selezione andranno controllate le emissioni d’origine, come si contengono, come si misurano e quali saranno.


5) Vista la sensibilità del tema dell’ambiente nell’opinione pubblica è ipotizzabile un percorso condiviso con la cittadinanza e gli interessi organizzati per realizzare questo progetto?

Esiste una commissione di controllo che è stata istituita durante la realizzazione dell’impianto di Ischia di Crociano e che ha partecipato al progetto ed ha controllato ciò che Asiu stava costruendo. Credo che questa prassi non vada abbandonata. Nella definizione del nuovo progetto e nella scelta dell’impianto non mancheremo di coinvolgere la cittadinanza e la stessa commissione.


6) Cambiamo argomento: la TAP sta dando buoni risultati? Quanto manca per il funzionamento a pieno regime?

Sicuramente la Tap sta facendo qualcosa di importante. Noi confidiamo nel mese di settembre di poter ampliare la produzione dei materiali da recupero provenienti dal riutilizzo degli attuali rifiuti prodotti dallo stabilimento Lucchini. L’operazione è importante perché porta alla nascita, partendo del rifiuto, di materiali utilizzabili in ambito civile e diminuisce l’impatto ambientale delle “montagne” di rifiuti. Inoltre i rapporti di collaborazione con il CNR porteranno una assicurazione di trasparenza all’intero progetto e garantiranno l’affidabilità dei protocolli di tracciabilità dei materiali trattati. La nostra intenzione è quella di creare un sistema di trattamento certificato, lineare e garantito dagli organi di controllo e vigilanza.

Andrea Fabbri

Scritto da il 23.7.2009. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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