SOCIALISTI: MA CHE FINE FARA LA STAZIONE DI CAMPIGLIA?
Giampaolo Barabaschi e Luca Baragatti del partito socialista di Campiglia M.ma si chiedono quale sarà la fine della stazione che “un pezzetto alla volta” viene smantellata da TrenItalia. Leggiamo insieme integralmente il comunicato.
«Un anno fa, il Partito Socialista di Campiglia sollevava l’allarme importante di perdite di servizi alla stazione ferroviaria di Campiglia Marittima: infatti già allora si vociferavano tagli ai servizi.
Pian piano, nel corso di quest’anno, abbiamo notato come la biglietteria abbia accorciato l’orario di apertura, rassegnandoci a vederla chiusa tutti i sabato e domenica, come i treni siano diminuiti nei servizi sia di percorso che di classe.
Quest’estate, preannunciata calda e quindi per i nostri territori piena di turisti, Trenitalia ci sorprende con un ennesimo taglio ingiustificabile: la biglietteria rimarrà aperta nei giorni feriali solo fino alle 12.50.
Per non parlare poi dei servizi aggiuntivi come le macchinette self-service che adesso, forse per un guasto, funzionano solo con banconote e che continuano a non permettere di pagare il biglietto per treni diversi da quelli regionali.
Prima delle elezioni e anche oggi sosteniamo che sia opportuna la metropolitana leggera tra Campiglia e Piombino sulla attuale linea ferroviaria perché è un servizio imprescindibile per l’ottimizzazione del trasporto locale anche in funzione delle coincidenze per l’Elba e la Sardegna, ma ci chiediamo se sia veramente utile investire in un’opera che per noi è fondamentale, quando poi la direzione di Trenitalia taglia continuamente i servizi nella stazione centrale della Val di Cornia.
I socialisti ribattono ancora l’idea che Trenitalia ci deve delle spiegazioni chiare sugli investimenti che vuole fare: ha annunciato per il prossimo inverno un aumento dei treni, ben vengano e che soprattutto, lo speriamo. coprano quelle fasce orarie sguarnite del mattino dopo le 10 fino alle 12.20 circa e dalle 21 fino alle 23.50 circa.
A questo aumento di treni vorremmo coincidesse un aumento dei servizi in stazione con l’ampliamento del parcheggio, un orario di apertura della biglietteria meglio rispondente alle esigenze dei viaggiatori, quindi apertura il sabato mattina e la domenica pomeriggio, e macchinette self service adeguate per ogni tipo di viaggio. Solo così, per noi socialisti, sarà possibile rinnovare e rilanciare la stazione del nostro paese e dare vita poi al progetto più ambizioso della metropolitana leggera».
Giampaolo Barabaschi
Luca Baragatti