CAMPIGLIA M.MA, UNA STAZIONE A SERVIZIO RIDOTTO?
Campiglia Marittima, una stazione che raccoglie il bacino di utenti di tutta la Val di Cornia, ma che mostra sempre più limiti. Riportiamo il resoconto del nostro Grillo Viaggiatore.
Continua il declino della stazione di Campiglia Marittima. A differenza degli annunci sui giornali da parte degli amministratori la realtà sta peggiorando. Per i mesi di giugno, luglio e agosto la biglietteria rimane chiusa tutti i giorni dalle 12,50 in poi e il sabato e la domenica per l’intera giornata.
Davvero inconcepibile per una zona che vorrebbe essere turistica. Nelle settimane scorse i giornali hanno riportato notizie trionfalistiche tipo “introdotti nuovi collegamenti veloci con gli Eurostar city a Campiglia” (Tirreno, 15 giugno); la Regione promette più treni a Campiglia (Tirreno 29 giugno) e il Comune dice di aver presentato dei progetti. Ma non è vero niente, e chi viaggia lo sa bene.
I tempi di percorrenza per Firenze sono aumentati rispetto al passato, nessun nuovo treno veloce, ma solo il cambio di nome a tre intercity già esistenti che diventano eurostar, fanno lo stesso servizio, arrivano alla stessa ora ma costano molto di più. Un esempio? Il treno intercity in arrivo da Roma delle 20,04 costava 20 euro, ora arriva alle 20,05 e costa 27 euro perché lo hanno ribattezzato ‘eurostar’. Cambia l’etichetta e il prezzo, ma non il prodotto.
Poi le carrozze sporche, la mancanza di personale, i cronici ritardi… la ciliegina sulla torta della biglietteria quasi sempre chiusa e infine la beffa delle coincidenze con il traffico locale: i pullman dell’atm vanno via vuoti e la gente resta a piedi perché gli orari dei bus sono fatti senza tener conto di quelli dei treni. Il tutto si configura come un grave disservizio per i cittadini, uno spreco di risorse e un pessimo biglietto da visita per la Val di Cornia. Trenitalia e le istituzioni regionali e locali dovrebbero dare delle risposte concrete invece di limitarsi ai comunicati stampa e agli annunci.
Un Grillo Viaggiatore