ELEZIONI PIOMBINO 2009: INTERVISTA A MONICA BRASCHI

Abbiamo intervistato Maria Grazia Braschi (detta Monica) candidata al consiglio comunale nelle liste del Partito Democratico. Una donna che fa del suo impegno politico un impegno sociale e un mezzo per promuovere maggiormente la cultura sportiva, l’importanza dell’istruzione e, non per ultime, le politiche giovanili.


Quali sono le ragioni del suo impegno politico e gli obiettivi che spera di poter contribuire a realizzare?

Sono sette anni che mi sono avvicinata alla politica, non molto tempo; ero iscritta alla Margherita e cinque anni fa passai come consigliere alla Circoscrizione di Porta a Terra. Questa è stata un’esperienza abbastanza positiva perché in quest’occasione ho avuto la possibilità di avere un contatto diretto con il cittadino ed è aumentato in me ancora di più l’impegno politico volto al sociale. Mi piace , infatti, occuparmi dei problemi che ci sono in città, in modo particolare dei giovani, che vivo in maniera diretta perché sono un genitore e un’insegnante.
Credo che un’altra cosa su cui investire sia la cultura sportiva: vedo lo sport un attività positiva per tutte le fasce di età, in particolare per i giovani.


Lei si candida nelle fila del partito del sindaco uscente. Perché questa scelta? Condivide tutte le scelte del PD della legislatura trascorsa?

Ho attraversato le varie fasi che hanno portato alla nascita del PD, partendo dalla DC per poi giungere alla Margherita e infine allo schieramento attuale. L’avventura del PD mi ha affascinato fin dall’inizio, convincendomi anche nel suo processo di fusione dei partiti precedenti.
Condivido anche le varie scelte che sono state fatte in un anno e mezzo. C’è ancora molto da fare a livello di amalgama ma mi piacciono le sfide e io credo in questo partito!


Lei collabora con il Tirreno. Vista la sua esperienza come giudica la situazione dell’informazione nazionale e di quella locale?

Ho avuto le mie prime esperienze nell’informazione circa dieci anni fa grazie ad un giornale on line che purtroppo oggi non esiste più (Reporter, ndr). Da lì nasce la mia passione per il giornalismo che però non è mai diventato il mio mestiere. Ho collaborato con il mensile Costa Etrusca e successivamente con L’Etrusco soprattutto occupandomi dello sport e della cultura, per poi approdare al Tirreno come collaboratrice associata.
Credo che per quanto riguarda la stampa locale sia necessaria più competizione e più concorrenza: ci sono soltanto due testate nella zona, e quindi ben vengano voci nuove che migliorano la qualità dell’informazione. Comunque sommando tutte le pubblicazioni locali la situazione mi sembra abbastanza buona. La stampa nazionale mi fa sorridere…


Passiamo all’istruzione. Che conseguenze pensa possa portare, a Piombino, l’approvazione della riforma Gelmini?

Il danno è grande e notevole. Questa riforma non mi piace in quanto la giudico un impoverimento di tutto il sistema scolastico, a partire dalla scuola dell’obbligo e del bagaglio culturale di ognuno di noi. La scuola elementare, secondo me, è un sistema vincente e non vedo il motivo per cambiarlo. Come si dice nello sport: “squadra vincente non si cambia”. Per quanto riguarda le medie, l’impoverimento di cui parlo caratterizza la diminuzione delle ore di italiano e la possibile assenza della seconda lingua comunitaria. Credo che quest’ultima sia invece utile per arricchire, grazie allo scambio reciproco, anche la conoscenza della nostra stessa lingua.


Com’è la situazione della scuola a Piombino?

Quest’anno è migliorata l’offerta formativa con l’introduzione di una nuova sezione linguistica al liceo scientifico. Chiaramente si potrebbe fare di più anche in ragione della numerosa popolazione residente a Piombino e nella Val di Cornia.


Parliamo di crisi. Cosa crede che si potrebbe fare per cercare di migliorare la situazione locale?

Io credo nella diversificazione: è opportuno diversificare la nostra economia senza tralasciare, però, l’industria, che va migliorata nel rispetto dell’ambiente e della natura.


Come giudica questa campagna elettorale?

A me la campagna elettorale piace…Questa per me è la seconda volta e di questa esperienza mi entusiasma il contatto con le persone, il parlare con loro. Sono portata a questo approccio per il mio carattere aperto, per le mie attività nel volontariato e per il mio interesse per i giovani e le loro problematiche.


Ultima domanda. Spieghi ai nostri lettori perché dovrebbero votarla…

Prima di tutto perché mi piacerebbe offrire qualche opportunità in più ai giovani piombinesi. È giusto che, per esempio, chi ha la possibilità faccia esperienze fuori dal nostro territorio: vedere altre realtà è sicuramente un arricchimento sia per chi lo fa sia per il prestigio e il futuro della città stessa che potrà sfruttare le conoscenze acquisite da questi ragazzi. Piombino dovrebbe perciò essere in grado di riavvicinarli al territorio offrendo loro i giusti stimoli.
Un altro motivo per cui dovrebbero votarmi è il bagaglio culturale che vorrei mettere a disposizione della comunità. In ultimo, nonostante creda fortemente nelle pari opportunità, non vorrei essere votata soltanto per la cosiddetta “quota rosa” ma vorrei che mi scegliessero per la persona che sono!

Andrea Fabbri

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Scritto da il 3.6.2009. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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