ASA SPA: AL VIA LA RICAPITALIZZAZIONE, COME E PERCHÈ

Molte novità da ASA Spa, prima fra tutte la ricapitalizzazione ad opera del comune di Livorno, poi le nuove tariffe 2009 e per concludere i nuovi investimenti. Abbiamo cercato di capirci di più, e abbiamo avuto le seguenti risposte.
A questo link potete scaricare i listini ufficiali con i confronti 2009 dei vari AATO toscani.

Semaforo verde alla ricapitalizzazione di ASA SpA. Lo scorso sabato 14 marzo il Comune di Livorno ha deciso infatti di consolidare la propria posizione di azionista sottoscrivendo 227.681 azioni di ASA SpA (pari a 1.812.340 euro) e di esercitare il diritto di prelazione su altre 367.787 azioni rimaste inoptate da parte dei comuni soci di ASA SpA, per un valore di 2.927.584 euro: la quota del Comune di Livorno salirà perciò dall’attuale 23,9% al 36,5%.

Dunque il passo è stato fatto. Un passo significativo in seno a un percorso che ha visto ASA SpA affrontare il proprio futuro senza vendere ASA Trade SpA, pur soffrendo dei debiti derivanti dall’accorpamento di 4 società (Cigri, Asav, Comunità Montana Arcipelago Toscano e ASA SpA stessa): accorpamento d’altronde in linea con la Legge 5 gennaio 1994 N°36 (o Legge Galli). Ricapitalizzare si è reso necessario, quindi.

Perché ricapitalizzare significa costruire quella stabilità finanziaria aziendale che consentirà l’attivazione dei finanziamenti da parte delle banche e, quindi, l’avvio del piano di investimenti (per quanto riguarda gli investimenti, ASA SpA ricorda, solo ad esempio, che già in aprile entrerà in esercizio il nuovo acquedotto industriale per condurre le acque depurate di Venturina – e, a seguire, di San Vincenzo – allo stabilimento Lucchini di Piombino per dare un concreto contributo alle problematiche della falda idrica della Val di Cornia: l’investimento in oggetto è del 2008 ed è di oltre 10 milioni di euro). (…)

(…)In ordine, invece, alla percezione dell’utenza circa le tariffe dell’acqua, ASA SpA ricorda che il canone determinato da AATO5 – perché è l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale che determina le tariffe e non ASA SpA – non è il più alto d’Italia. Ripartendo il costo annuo per uso domestico dell’acqua sostenuto da una famiglia in due sostanziali fasce di consumo (ovvero 110 e 164 mc), le tariffe (in euro e iva compresa) determinate dall’Autorità d’Ambito evidenziano dal 2002 – anno in cui è scattata la competenza di AATO5 nel settore tariffario – al 2008 un aumento pari a circa il 32%: da 139,48 euro del 2002 a 181,24 euro del 2008 per la fascia dei 110 mc, da 223,04 euro del 2002 a 296,80 euro del 2008 per quella dei 164 mc (dati pubblicati sul sitowww.ato5acqua.toscana.it). Il che – l’aumento pari a circa il 32% dal 2002 al 2008 – è allineato con la media nazionale riferita allo stesso periodo (dati Istat).

Secondo l’indagine sui costi del servizio idrico integrato eseguita dall’Osservatorio Nazionale Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva a fine 2008, ASA SpA è scesa al quinto posto e al sesto posto rispettivamente in Toscana e in Italia. Perciò il canone determinato da AATO5 non è il più alto d’Italia. (…)

(…)Conclude Fabio Baldassarri, presidente del Consiglio di Sorveglianza di ASA SpA: «Dopo la decisione dell’assemblea per la ricapitalizzazione di ASA SpA e, da ultimo, l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale di Livorno, si sta uscendo da una discussione che, a tratti, è parsa troppo ideologica. È più chiaro che gli unici proprietari dell’acqua sono i comuni attraverso AATO5. ASA SpA è un gestore industriale e, come tutte le industrie, ha bisogno di adeguata capitalizzazione per fare investimenti e non scaricare l’intero costo in tariffa. Ora il nuovo Consiglio di Gestione è in condizioni di lavorare bene e meglio».


Dopo aver letto questo comunicato del 24 marzo di Asa (nei suoi tratti salienti) abbiamo chiesto dei chiarimenti in merito ad alcune questioni sensibili per aiutare i nostri lettori e farsi un’idea più precisa della situazione. Di seguito le nostre domande e le risposte di Asa:

1) Visto che la ricapitalizzazione è opera del Comune di Livorno, come cambia il peso dello stesso a livello decisionale e di amministrazione?

La risposta è di Valter Nebbiai, assessore alle politiche di bilancio del Comune di Livorno: «Il Comune aumenta la propria partecipazione dal 22% al 36%. Nella governance viene istituito un direttore generale di nomina aziendale. Ma la questione è prettamente politica. Così facendo il comune ha dimostrato di credere in un rilancio aziendale che ponga le basi per la ricerca di un consolidato equilibrio finanziario ed economico, nonché un rafforzamento strategico nel gruppo ASA alla luce anche delle operazioni di ridefinizione nazionale dei grandi gruppi. Per quanto riguarda ASA SpA, la sua presenza nell’orbita di Iride, oggi unita a Enia, ha sicuramente una valenza positiva, essendo stata ricapitalizzata anche dai soci privati. E infine: un’azienda più solida erogherà senz’altro servizi migliori ai cittadini».


2) Come erano ripartiti i debiti delle 4 società accorpate da Asa e a quanto ammontavano?

In primo luogo occorre premettere che l’accorpamento delle 3 società con ASA SpA (Cigri, Asav e Comunità Montana Arcipelago Toscano) è stata un’operazione obbligatoria – e non attuata secondo arbitrio di ASA SpA – in linea con la Legge 152 (che ha sostituito la Legge Galli). Poi, procedendo per ordine: i debiti in capo a Cigri che si è accollata ASA SpA sono pari a 9,5 milioni di euro; sono invece 2,1 milioni di euro per quanto riguarda Asav; e infine, in merito alla terza società suddetta, ASA SpA non è in grado di fornire dati poiché non è stata ancora eseguita una ricognizione sulle posizioni debitorie della Comunità Montana Arcipelago Toscano.


3) I dati delle tariffe si riferiscono al 2008. È possibile fare una stima delle “classifiche” dei prezzi del 2009 anche in seguito ai recenti aumenti del 6% + le quote fisse? Siamo sempre al sesto posto in Italia?

Secondo i dati aggiornati di AATO5, l’incremento medio tariffario dal 2008 al 2009 è stato del 5,97%. La quota fissa di tariffa è invece incrementata dell’1,50%. L’indagine 2009 di AATO5 a livello tariffario documenta la conferma della posizione al quinto posto in Toscana di ATO5 (e quindi di ASA SpA). Come si può ricavare dal file PDF “Confrontitariffari2009” in allegato al presente comunicato, ripartendo il costo annuo per uso domestico dell’acqua sostenuto da una famiglia in due sostanziali fasce di consumo (ovvero 110 e 164 metri cubi, standard di riferimento delle famiglie italiane), le tariffe determinate dall’Autorità d’Ambito evidenziano che anche nel 2009 ATO5 si piazza al quinto posto in Toscana (dopo ATO2, ATO3, ATO4 e ATO6) in entrambe le fasce di consumo (lo si può più che chiaramente riscontrare analizzando i dati contenuti nelle colonne riferite ai 110 e 164 metri cubi di consumo, all’interno della tabella a pg.6 del file PDF “Confrontitariffari2009”). Al momento non ci è ancora dato sapere quale sia la posizione di ATO5 a livello nazionale (comunque non al di sotto del quinto posto, è ovvio).


4) Oltre all’acquedotto industriale, avete in vista altri progetti per il territorio della Val di Cornia? E, se sì, solo a livello industriale o anche della comune erogazione del servizio?

Per quanto riguarda gli investimenti in Val di Cornia (Piombino compresa): nel medio e lungo termine, per un investimento complessivo di 11,7 milioni di euro, sono in programma interventi – sia di manutenzione straordinaria, sia di ottimizzazione – sull’acquedotto, sulla fognatura e nel settore depurazione. Solo ad esempio, si va dal potenziamento dei depuratori di Riotorto e delle Ferriere alla manutenzione straordinaria dell’acquedotto e della fognatura nera di Piombino. Inoltre ASA SpA sta pianificando di sviluppare parte dei suoi progetti sulla base di interventi straordinari che esulano dalle competenze del piano d’ambito.

Andrea Fabbri

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Scritto da il 1.4.2009. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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