ACQUEDOTTI: PRECISAZIONI ALLE OSSERVAZIONI DI ASA E AMERINI

I commenti del rappresentante piombinese di An Giampiero Amerini sulla gestione di ASA, continuano a portare informazioni sul funzionamento dei nostri acquedotti, e queste arrivano sia dallo stesso Amerini che dall’ufficio stampa di ASA.

Visto che poi viene citato direttamente da ASA, vi linkiamo il documento di cittadinanza Attiva da cui si rilevano interessanti dati sui costi per i consumatori nel 2008. L’acqua in Toscana (media 308 euro) è la più cara d’Italia (media 229 euro). Il picco lo detiene Arezzo (E.363,00) a ruota FI-PT-PO (E.352,00) e Livorno (E.349,00).

http://www.cittadinanzattiva.it/files/consumatori/focus_acqua/Toscana.pdf

Giampiero Amerini: ASA, dal 2003, non si occupa più della gestione della catena di 14 farmacie a Cuba: questo è vero, ma è altrettanto vero che la gestione non è ancora chiusa definitivamente. Come ho affermato nella mia interpellanza indirizzata al Sindaco di Piombino, pubblicata sul Corriere Etrusco in data 17 febbraio 2009, “la pratica è ancora in mano al liquidatore e ci saranno, oltre alle spese, anche altri debiti”. Comunque, la colpa del disguido è solamente mia: nell’intervista non ho spiegato con precisione la vicenda della catena di farmacie gestite da ASA (Azienda Servizi Ambientali di Livorno) a Cuba (?).

Per quanto riguarda gli investimenti di ASA a Piombino preciso che la mia affermazione, “ASA dovrà investire sul territorio: per il momento non vedo nulla di concreto”, era riferita a investimenti relativi agli impianti per l’erogazione d’acqua potabile, che nulla hanno a che vedere con quelli industriali per il ricupero delle acque reflue. Fino a questo momento, infatti, ASA si è limitata solo a fare dei rattoppi, anche su quelle tubazioni fatiscenti che necessitano di essere sostituite completamente. In alcuni tratti il costo delle riparazioni ha già superato, e di molto, quello occorrente per fare le tubazioni nuove, senza contare le continue perdite e i disagi per gli utenti.


ASA SpA invece, stimolata a fare ulteriore chiarezza, di cui la ringraziamo, ci ha inviato quanto segue:


– i patti parasociali sono degli accordi tra soggetti appartenenti a una società al fine di allearsi e di regolare l’agire comune all’interno della società stessa. Ciò che viene deliberato nell’ambito dei patti parasociali è emanazione dei comuni soci di Asa SpA e quest’ultima non può fare altro che allinearvisi;

– nell’intento di chiarire il chi fa che cosa: AATO5 (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale 5 Toscana Costa) programma gli investimenti su reti e impianti, determina le tariffe dell’acqua, controlla la gestione di ASA SpA e tutela il consumatore; ASA SpA gestisce reti e impianti, realizza gli investimenti stabiliti da AATO5, eroga il Servizio Idrico Integrato nell’ATO5 nel rispetto della Carta del Servizio e del Regolamento del Sistema Idrico Integrato e comunica all’Autorità d’Ambito i dati tecnici e gestionali;

– le tariffe determinate da AATO5 non sono le più alte d’Italia. Corrisponde sì a verità il fatto che la Toscana sia la regione più costosa in merito alle tariffe del servizio idrico (con sette città in top ten), ma i canoni che attengono al servizio idrico erogato sul territorio gestito da ASA SpA sono più bassi rispetto a quelli di Agrigento, Arezzo, Prato, Pistoia e Firenze (fonte: Cittadinanzattiva, Osservatorio prezzi e tariffe, 2008 – dati pubblicati su Il Sole 24 Ore).

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Scritto da il 7.3.2009. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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