CITTA’ ANTICA: ALMENO TRE ANNI PER LA NUOVA BIBLIOTECA?
Il Piano di Recupero di Città Antica, a poco più di un anno dalla sua approvazione definitiva, torna in consiglio comunale perché sono venute meno le condizioni per attuarlo. Riportiamo integralmente il commento di Giampiero Amerini di Alleanza Nazionale sull’argomento.
“A seguito degli approfondimenti geologici effettuati dal soggetto attuatore è stata evidenziata la pericolosità della realizzazione dei parcheggi interrati su 3 livelli della Piazza dei Grani”: queste le motivazioni.
«Il fatto appare molto strano – commenta Amerini – visto che lo stesso “soggetto attuatore” ha presentato il progetto e gli studi geologici, dai quali risulta che la realizzazione dei parcheggi interrati non presenta nessun problema.
Alle domande relative alla possibile presenza di falde idriche, avanzate in IV commissione, i tecnici, infatti, hanno assicurato che dagli studi effettuati tale presenza era da escludersi. Molto strano, in particolare dopo questi ultimi avvenimenti, appare anche tutto l’iter che ha avuto Città Antica.
Il progetto, a suo tempo presentato dal soggetto attuatore, presentava, infatti, una volumetria notevolmente superiore a quella prevista nel bando, passando da 8.000 a 15.000 mc. e da una ristrutturazione a un abbattimento e relativa ricostruzione degli edifici. Successivamente, anche su pressione delle minoranze, è stato rielaborato il piano economico e, visto che il margine per il soggetto attuatore superava abbondantemente la cifra prevista nel bando, la volumetria è stata ridotta di circa mc. 3.000.
Inoltre – continua Amerini – sono state richieste compensazioni aggiuntive, come la cessione al comune di locali commerciali e parcheggi interrati. Poi è arrivata la crisi, la notevole riduzione del valore degli immobili e … la scoperta della falda artesiana che impedisce la costruzione dei parcheggi. Intanto abbiamo perso un anno. Ora servirà un nuovo piano di recupero, nuovi passaggi nelle commissioni e nel consiglio: con le elezioni di mezzo ci vorranno almeno due anni prima dell’approvazione definitiva.
Chissà quanto dovremo aspettare ancora per la nuova biblioteca? Quando abbiamo chiesto di scindere il progetto degli ex licei da quello del Polo Culturale c’è stato risposto che non era possibile: ora invece si può! Se i due progetti erano separati ora la nuova biblioteca prevista all’ex Ipsia poteva essere costruita. Chi pagherà i danni per questi ritardi?
Come è noto il progetto, approvato con i soli voti del P. D., ha avuto un percorso burrascoso con minacce di ricorsi ed esposti. Nella votazione definitiva (mancavano alcuni consiglieri del P. D.), per non perdere il contributo regionale di 1.500.000 euro, ho dato il mio voto tecnico per l’immediata eseguibilità. Anche se tutto sommato non mi dispiace affatto che quel progetto, che ho sempre ritenuto come “un pugno nell’occhio” in quella parte della città e che non ho votato, un certo rammarico per il ritardo della costruzione del Polo Culturale mi rimane.
Ora il sindaco – conclude Amerini – ha detto che per gli ex licei, intende seguire un percorso partecipativo simile a quello di Piazza Bovio: questo mi trova d’accordo … se non si tratta della solita promessa elettorale».