ACQUA: CRESCE IL DEBITO DI ASA A 25 MILIONI DI EURO

Giampiero Amerini, capogruppo di AN in consiglio comunale ha presentato un interpellanza su ASA. Pubblicandola informiamo i nostri lettori che a breve pubblicheremo una intervista al presidente del Consiglio di Sorveglianza di ASA Baldassarri.

«ASA continua a far parlare di se e non certo in modo positivo. Dopo il recente aumento del 6% delle tariffe e il ritocco alle quote fisse, l’acqua erogata da ASA è la più cara d’Italia.

Per fare un esempio: nella provincia di Massa Carrara e in parte di quella di Lucca il costo della bolletta dell’acqua, per una famiglia di tre persone, è circa la metà di quanto si paga a Livorno. Se poi alla tariffa aggiungiamo la ricapitalizzazione e i debiti che la società ha con le banche e con i fornitori, che gravano comunque sui cittadini, arriviamo a cifre veramente assurde.

Ora apprendiamo dalla stampa, in cronaca di Livorno, che ASA ha un debito verso i comuni di ben 25 milioni di euro, per non avere pagato i canoni d’uso delle reti idriche. Ma c’è di più: la gestione della catena di farmacie a Cuba, che ASA aveva alcuni anni fa, non è ancora definitivamente chiusa. La pratica è ancora in mano al liquidatore e ci saranno, oltre alle spese, anche altri debiti.

La notizia più preoccupante, però, è quella relativa al 40% del capitale in mano ai privati che, a quanto affermato dal presidente, non è positivo che sia acquisito dai comuni. Se la proposta avanzata da Del Nista sarà accolta la società continuerà ad essere controllata dai privati, visto che hanno la maggioranza nel consiglio d’amministrazione. L’acqua è un bene troppo importante, per questo la gestione del servizio idrico deve essere intermente pubblica.

Il fatto che il privato sia una società controllata da un ente pubblico, in questo caso il comune di Genova, non cambia assolutamente nulla e non è certo un’attenuante. I genovesi non sono venuti a investire a Livorno per fare della beneficenza.
Dall’inizio della legislatura ad oggi, nonostante ripetute richieste, il consiglio comunale non è riuscito a conoscere la reale situazione di ASA, né tanto meno quale sarà il suo futuro.

Le notizie che la riguardano, sempre riferite ai disservizi e ai debiti, le apprendiamo dalla stampa o da altri canali d’informazione: gli amministratori preferiscono non parlare».

Per questi motivi Giampiero Amerini ha presentato un interpellanza in consiglio comunale per sapere:
-se è vero che ci sono ripensamenti sull’acquisizione da parte dei comuni del 40% del capitale di ASA attualmente detenuto dai privati e, in questo caso, se ritiene positivo, nell’interesse dei cittadini, tornare alla gestione diretta del servizio idrico.

-a quanto ammonta la cifra totale che il nostro comune deve avere da ASA per il mancato pagamento del canone d’uso della rete idrica e a quanto ammonta il canone annuo;
-quale è, dopo la ricapitalizzazione, la quota di partecipazione in ASA del comune di Piombino, in percentuale, numero di azioni e capitale.

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Scritto da il 17.2.2009. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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