CAMPIGLIA: CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA CST NET

Il sindaco di Campiglia on. Silvia Velo ha convocato per venerdì 6 febbraio alle 10.00 un consiglio comunale aperto che avrà come unico argomento all’ordine del giorno la situazione dello stabilimento di Venturina della Cst Net Spa i cui 97 dipendenti sono oggi in mobilità.

Alla seduta saranno presenti l’assessore provinciale al lavoro Ringo Anselmi e il presidente del circondario Giampaolo Pioli. La convocazione giunge dopo vari incontri che il sindaco ha avuto sia con la proprietà dell’azienda, il gruppo Lonati, che con i lavoratori ai quali è stata espressa solidarietà e dato sostegno nelle richieste all’azienda, in particolare per ricercare uno sbocco positivo alla crisi attraverso la riconversione produttiva del sito di Venturina. L’amministrazione comunale di Campiglia chiede all’azienda di farsi carico della responsabilità sociale verso il territorio in considerazione della pesante situazione che si è venuta a creare per i 97 dipendenti dello stabilimento di Venturina e in considerazione dei finanziamenti pubblici utilizzati per la localizzazione a Venturina.

“Occorre ricercare ogni possibile soluzione che scongiuri la chiusura della fabbrica che impiega anche numerose donne e giovani – sostiene il sindaco Silvia Velo – se la concorrenza della produzione cinese e soprattutto indiana non consentirà di procedere con la produzione dei circuiti stampati, ritengo che l’azienda dovrà impegnarsi nell’ individuare produzioni da poter effettuare nel sito produttivo di Venturina”. Insomma la priorità è mantenere aperta la fabbrica, con o senza circuiti stampati, solo in subordine viene la richiesta che garantisca ai lavoratori, qualora ce ne fosse bisogno, l’accesso agli ammortizzatori sociali.

La crisi dell’azienda venturinese produttrice di circuiti stampati, insediata nella zona di Campo alla Croce grazie ai finanziamenti pubblici di Sviluppo Italia, ha mostrato i primi segni della sua gravità nel luglio scorso, per poi sfociare in un contesto ancora più drammatico dovuto al sopraggiungere della crisi economica globale Ad oggi sono in corso incontri tra sindacati e Confindustria volti ad individuare le prospettive possibili dopo la messa in mobilità dei lavoratori nelle scorse settimane.

Per il comprensorio la tipologia di lavoratori richiesta dalla Cst, molte donne e giovani, categorie dove storicamente è più alta la disoccupazione in Val di Cornia, aveva rappresentato un fatto positivo, un altro particolare che appesantisce il clima e contribuisce a lottare contro la chiusura.

Scritto da il 5.2.2009. Registrato sotto Economia. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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