SUVERETO AFFRONTA IL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE
Il consiglio comunale di Suvereto si è riunito il 28 gennaio scorso in seduta ordinaria in merito all’ultimo conflitto tra israeliani e palestinesi che si è svolto tra le case dei civili dentro la Striscia di Gaza, e che ha scosso l’opinione pubblica internazionale e locale per la particolare violenza e le alte perdite di vite umane da cui è stato caratterizzato. Speriamo solo che gli altri comuni del nostro territorio affrontino con eguale attenzione questo argomento, anche solo per il rispetto ai bambini morti in questi giorni nella terra di Palestina.
Nella seduta il consiglio comunale di Suvereto ha ribadito il rifiuto della guerra come metodo per la risoluzione delle controversie internazionali, così come sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, dalle linee programmatiche dell’Amministrazione Comunale di Suvereto e in ripetute occasioni ripreso dal Consiglio Comunale stesso.
Ha condannato da un lato la virulenza dell’attacco israeliano e i bombardamenti indiscriminati sulla Striscia di Gaza, che hanno provocato in pochi giorni oltre 1.300 morti, per la maggior parte civili, donne e bambini e che avrà come unica conseguenza politica l’indebolimento delle posizioni moderate e pacifiste e il rafforzamento delle correnti più estremistiche e integraliste nel campo palestinese e dall’altro lato il lancio di razzi da parte di Hamas sulle città della regione sud del territorio israeliano, che da anni provoca morti, feriti tra la popolazione e mantiene la popolazione di quelle terre in uno stato di paura e di incertezza.
Suvereto indica nella creazione di uno stato palestinese unico, libero, dotato di autonomia, di libertà di movimento, realmente indipendente e dotato di continuità territoriale, l’unico obiettivo nella prospettiva di una pace duratura, obiettivo che non sarà possibile raggiungere se non a partire dal riconoscimento pieno e reciproco, da parte dei due popoli e delle loro autorità al diritto di esistere e di vivere pacificamente e chiede alle istituzioni italiane, al Governo, alla Regione Toscana e a tutti gli organismi internazionali di cui fanno parte, di assumersi tutte le responsabilità necessarie e di intraprendere tutte le azioni utili affinché:
– sia assicurato il proseguimento di una tregua vera e stabile
– sia sostenuto un grande programma di aiuti umanitari e sanitari alla popolazione di Gaza
– il governo israeliano consenta lo svolgimento di tale programma attraverso l’apertura dei valichi di frontiera con Gaza e, in seguito, la fine dell’embargo che, ancor prima del recente scontro, aveva ridotto ad un inferno la vita delle popolazioni palestinesi di quel territorio
– si avvii la ripresa dei negoziati di pace sotto l’egida internazionale con l’obiettivo “DUE POPOLI, DUE STATI”.