I DUE MIGLIORI CAPODANNI DELLA VAL DI CORNIA

I Due più importanti appuntamenti del Capodanno 2009 in Val di Cornia si sono tenuti in Piazza a Piombino e alle Lavoriere a Campiglia. Entrambi importanti per questo territorio, ma per motivi completamente diversi. Vediamo insieme il Perché.



CAPODANNO IN PIAZZA A PIOMBINO: MUSICA E SPETTACOLO

Capodanno in Piazza all’insegna della musica a Piombino, dove i residenti, nonostante le numerose disavventure di quest’anno, si sono riversati in strada a festeggiare al richiamo dei fuochi d’artificio, tant’è che, nonostante fino alle 23 non ci fosse praticamente nessuno, a mezzanotte e mezzo Piazza Verdi era piena di gente.

Per quanto riguarda la qualità dello spettacolo:
Alla presentatrice Sara Chiarei diamo un 6 e mezzo perché è semplice e professionale come sempre.

Alla neonata orchestra Camarillo Band, nonostante la scaletta discutibile e l’amalgama che deve ancora nascere (non si ricordavano alle volte nemmeno il nome degli altri componenti il gruppo) comunque erano tutti professionisti, e si sentiva. Voto: 6 anche se risicato. L’unica domanda che ci facciamo è perché questi esperimenti li devono fare per capodanno a Piombino?

Non ha raggiunto secondo noi invece la sufficienza Timothy Snell, che nonostante fosse molto professionale e intonato non è riuscito a scaldare il pubblico infreddolito di Piazza Verdi piacendo alla fine solo ai Fan sfegatati di “Amici” (che comunque a Piombino non sono poi così pochi). Voto: 5 e mezzo.

Bravi invece gli storici DJ Calvi e Carrara che, come il buon vino, migliorano con l’età e che sono riusciti a mantenere in Piazza un sacco di giovani. Voto: 7.

Consigli per il prossimo anno: Spostare i DJ in piazza Gramsci con musica dalle 23 alle 4 e chiamare in Piazza Verdi un’unica orchestra di qualità (alla Paolo Belli per intendersi) che intrattenga veramente il pubblico di Piazza Verdi.

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CAMPIGLIA: NOTTE DI FESTA E DI PROTESTA ALLE LAVORIERE

Campiglia Marittima. Notte di festa e di protesta in campagna, tra i poderi e le abitazioni delle Lavoriere, per dire no al progetto di cementificio e difendere il territorio rurale. Gli abitanti della zona, insieme al Comitato per Campiglia, hanno raccolto adesioni da tutta la Val di Cornia e oltre.

Tanto che gli organizzatori hanno dovuto rinunciare alla cena collettiva e accontentarsi di salutare l’anno nuovo all’aperto, nel grande cortile che si affaccia su una bella campagna di campi coltivati in mezzo ai quali già svetta l’impianto Betonval di Trafossi, a cui si aggiungeranno altri impianti per il cemento se andrà avanti la variante urbanistica approvata dal Comune di Campiglia.

Verso mezzanotte diversi gruppi di amici, sfidando la serata fredda, si sono uniti agli abitanti delle Lavoriere e intorno ad un grande falò hanno brindato e festeggiato l’arrivo del 2009 con l’augurio che sia un anno migliore per il territorio, risorsa fondamentali a cui non si può rinunciare.

Tra striscioni e cartelli contro il cementificio e la speculazione, canti e scambi d’auguri, alcuni poeti estemporanei della tradizione contadina hanno inscenato un significativo “contrasto”, cioè un duello contato in ottava rima tra due personaggi (il contadino e il sindaco) sul tema della serata che si conclude con un accorato appello al primo cittadino: “La si ricordi che alle Lavoriere / ‘un ci si vol dell’attre ciminiere”. Un modo divertente e ironico per denunciare i pericoli che insidiano l’agricoltura e il paesaggio rurale di questa parte della Toscana. (Chi
vuol leggerla integralmente può trovarla a questo link)
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Scritto da il 2.1.2009. Registrato sotto sagre_feste. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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