I CONCERTI DI EXPERIMENTA AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA

Dopo l’inaugurazione delle installazioni presso i locali della scuola elementare Dante Alighieri, la quarta edizione di Piombino eXperimenta, meeting di sound art e arte contemporanea, proseguono proseguono venerdì 29 e sabato 30 con i concerti presso il parco della Rimembranza a partire dalle 21,30.

Venerdì 29 sarà possibile ascoltare Giancarlo Toniutti e di Pietro Riparbelli K11 & Radical Matters. Toniutti, nato a Udine nel 1963 svolge ricerche in campo morfolgico e antropologico (linguistica, acustica, culture materiali) ed è compositore di musica elettroacustica sperimentale. La sua arte consiste in risorse musicali inusuali e nell’abbattimento delle barriere tra discipline artistiche. Partendo da vecchi sintetizzatori analogici e improvvisazioni rock, Giancarlo Toniutti ha studiato al conservatorio di Venezia nei primi anni ottanta. I suoi interessi per la visual art, le installazioni e altre forme d’arte si riflettono in molti dei suoi recenti progetti, definiti dall’artista stesso “siti sonori”.

A Piombino Experimenta 4 presenta anche un’installazione intitolata: Didi Bat’onebi: lo spirito del vaiolo Sito Geoacustico Omotopico, visitabile fino a sabato 30 agosto dalle 18 alle 23.
“La nozione di “sito sonoro” è stata da me sviluppata nella seconda metà degli anni ’90 per rispondere ad una cognizione che si stava organizzando nel mio lavoro attorno ad una distanza sempre più crescente tra una concezione dello spazio (sonoro, culturale, antropico) come intrattenimento e quella di spazio come sostrato culturale – dice l’autore – Uno spazio dunque che non rispondesse alle sole necessità di “occupare” il tempo che lo percorreva, ma anche a quelle di impiegare i propri bordi interni e definirli semanticamente”.

L’altro artista, Pietro Riparbelli si dedica prevalentemente allo studio del suono collegato all’ambiente, con una particolare attenzione alla fenomenologia della percezione e i fenomeni invisibili. Suo oggetto di studio è il mondo delle trasmissioni radio e della comunicazione utilizzando solo suoni prodotti da ricevitori di onde radio e altri tipi di segnale. L’artista cerca di creare paesaggi sonori servendosi di suoni presi dall’ambiente. Il progetto K11 si incentra soprattutto nella ricerca approfondita nel mondo dei segnali radio, per creare una dimensione dove le uniche fonti sonore sono prodotte da radio trasmittenti, che immergono il visitatore in una serie di luoghi invisibili. Anche la sua installazione, “Waiting for the darkness”, è la documentazione di un azione di transcomunicazione strumentale realizzata in una foresta. Il lavoro è composto da un video ripreso in una foresta durante le ultime ore del giorno e da un audio che riproduce segnali radio ad onde corte registrati durante l’azione. Questo lavoro vuole investigare la dimensione della paura. La storia parla di una persona che sta cercando un contatto con delle presenze attraverso segnali radio. L’installazione è composta da una video proiezione in una stanza oscurata dove sono installati sessanta ricevitori radio ad onde corte. Ogni radio è sintonizzata su una differente frequenza creando una dimensione caotica in continuo mutamento che conduce alla pura percezione dell’audio/video rappresentante l’azione di transcomunicazione strumentale.
Gli eventi della manifestazione, che si chiude sabato 30 agosto, sono a ingresso gratuito.

Scritto da il 29.8.2008. Registrato sotto musica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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