AN: SULL’ASIU, POTEVAMO DIRE DI NO ALLA CESSIONE

Il capogruppo di AN in consiglio comunale a Piombino Giampiero Amerini non molla a proposito di ASIU, e prende come esempio di un comune che non ha ceduto la propria azienda per la gestione dei rifiuti, proprio il nostro capoluogo Livorno.
Ed a proposito di quanto indicato dal nostro giornale nei giorni scorsi fa capire che anche Piombino avrebbe potuto dire NO alla cessione all’ATO costa toscana.
Se così fosse crediamo che abbia fatto male il comune a non interpellare i cittadini sull’argomento, facendo passare la scelta solo dal consiglio comunale (per giunta ad agosto), visto che l’ASIU è stata pagata dai Piombinesi tutti e che da oggi in poi le tariffe non si sà se saranno più garantite come prima.

“In merito all’adesione del comune di Piombino al Consorzio ATO Costa, deliberata nel consiglio comunale del 6 agosto, ritengo opportune alcune precisazioni – commenta Amerini.

Il comune non rischiava il commissariamento se non aderiva all’ATO Costa: sarebbe intervenuto un commissario, questo è vero, ma solo nel caso che entro il 30 settembre non fosse stata presa una decisione. Il compito del commissario regionale, in questo caso, si limitava a compiere gli atti per la costituzione del consorzio (L.R. 61/2007). Nessun commissario, quindi, nel caso che il comune non avesse aderito al Consorzio ATO Costa: il comune di Livorno, infatti, secondo quanto affermato anche in consiglio comunale, non vi ha aderito, rimanendo “in house”, ossia limitandosi, per legge, a gestire solo l’auto-produzione. Per Piombino, questa ipotesi, come ha affermato il Sindaco, avrebbe comportato un aumento delle tariffe del 50%, in quanto non sarebbe più consentito immettere in discarica rifiuti speciali provenienti da altre zone.

A prescindere dal fatto che la legge regionale appare una vera e propria imposizione – continua Amerini – di dubbia costituzionalità, rimane sempre da verificare quale sarà l’aumento delle tariffe con l’adesione all’ATO Costa. Intanto, ora, i cittadini di Piombino, grazie all’ASIU, pagano le tariffe più basse della Toscana, molto, molto più basse se si considera che in alcune zone pagano anche più del triplo. Nella migliore delle ipotesi, fatta da esperti, in pochi anni le tariffe saranno più che raddoppiate (su quanto sarà in più non vogliono sbilanciarsi).

Se la matematica non è un’opinione, il doppio equivale al 100%. L’esempio di ASA, con l’aumento delle tariffe e il peggioramento del servizio che tutti conosciamo, dimostra cosa vuol dire per i cittadini di Piombino … aderire a un Consorzio più ampio. Tutto questo, come ormai avviene per le decisioni importanti, è avvenuto nel mese d’agosto! (?)

Il vero problema che ha portato alla costituzione di tre ATO in Toscana, è la differenza delle tariffe applicate nelle varie zone. Una pecora bianca fra tante nere non è ben vista. Tradotto, non si può accettare che un modesto comune come Piombino riesca a fare tariffe così basse e, visto che non è possibile abbassare le altre … Trovata geniale, per evitare che esistano comuni da portare come esempio”.


Alleanza Nazionale
Il capogruppo di Piombino

Giampiero Amerini

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Scritto da il 12.8.2008. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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