PIOMBINO: BOCCIATO IL REFERENDUM SUI FANGHI

E’ stato bocciato il quesito referendario da parte della commissione tecnica, che ha formalizzato i motifi di tale scelta. «Una questione che esula dalla competenza locale».

È questa la motivazione ufficiale con cui è stata respinta la richiesta di consultazione popolare sull’operazione Bagnoli, presentata dal Comitato “No Fanghi”.

Contro l’ammissibilità si sono espressi Graziano Salvatici, difensore civico comunale, Simonetta Polverini, presidente del consiglio comunale, Maria Luisa Massai, segretaria generale del Comune, Maurizio Poli, funzionario agli affari generali, e Renzo Grassi, esperto nominato dal sindaco. Sull’altro fronte i voti del funzionario ai servizi elettorali Paolo Menicagli e di Paolo Benesperi, esperto in rappresentanza del comitato “No Fanghi”.

Il nocciolo del problema sollevato dalla richiesta di referendum era e resta politico, sostiene il Comitato No Fanghi: «Un sindaco e un’amministrazione davvero democratica non dovrebbero impedire la partecipazione, ma al contrario dovrebbero ricercarla, promuoverla, farsene forti. Soprattutto quando la materia non era prevista in nessun programma elettorale».

L’invito a “prendere atto” della scelta fatta dalla commissione viene rivolto al Comitato del “No” dal segretario Ds Matteo Tortolini che chiude sulle polemiche: «La commissione ha mostrato un’articolazione di posizioni che è la migliore risposta istituzionale alle vergognose accuse adombrate e tese a offuscare la dignità dei suoi membri. Adesso dobbiamo concentrarci sul nuovo accordo e non sulle vecchie questioni. Le istituzioni sono al lavoro sul testo e appena sarà definito credo verrà diffuso. Lo scenario è radicalmente modificato rispetto a luglio».

Il pronunciamento dovrà essere ora sottoposto entro il 30 novembre al Consiglio comunale che, sempre secondo lo Statuto, può deliberare in difformità al parere negativo espresso dalla Commissione a maggioranza qualificata dei due terzi dei Consiglieri in carica.

Ma sull’ammissibilità del referendum qualcosa da dire ce l’ha anche Paolo Benesperi che spiega sul nostro Furum sull’argomento i motivi per cui il Referendum invece era ammissibile, motivazioni che potete leggere PREMENDO
QUI
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Scritto da il 2.11.2007. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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