NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DEL 4 APRILE 2007

Vediamo insieme le notizie di oggi dalla Val di Cornia.
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PARKING PASS IN VENDITA PER L’ESTATE

Parchi Val di Cornia ricorda ai residenti la possibilità di acquistare le tessere per la sosta nei parcheggi della Costa Est e del golfo di Baratti. Al via quindi la distribuzione di “Parking Pass”, la tessera prepagata riservata ai residenti nei cinque Comuni del comprensorio, per posteggiare nelle aree gestite da Parchi Val di Cornia, senza limiti di orario di sosta, fino al 30 settembre, ultimo giorno di apertura dei parcheggi a pagamento. Numerosi i punti vendita sul territorio, in cui la tessera può essere acquistata presentando la carta di circolazione dell’auto che si vuole registrare.

Il “Parking Pass”, da esporre sul cruscotto dell’auto, personale e nominativo, costa 30 euro e può essere utilizzato per la sosta nei parcheggi della Costa Est e del golfo di Baratti, fino al 30 settembre, ultimo giorno di apertura dei parcheggi a pagamento. La card non da diritto alla riserva del posto, per evidenti ragioni organizzative e di gestione, ma consente soste illimitate in tutti i parcheggi disponibili. I parcheggi aprono sabato 7 aprile e fino a tutto il mese di maggio saranno in funzione solo nei fine settimana e nei festivi, mentre da giugno a settembre tutti i giorni.


PRESTIGIOSO INCARICO NAZIONALE PER ZUCCONI

Il presidente della società Parchi Val di Cornia, Massimo Zucconi, nominato responsabile del progetto di messa a punto degli strumenti tecnico-scientifici per la tutela, la gestione e la valorizzazione di miniere e parchi geominerari, anche in chiave culturale, didattica e turistica. Capofila dell’iniziativa l’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat), che fa capo al Ministero dell’ambiente, che ha affidato a Federculture, l’associazione nazionale dei soggetti pubblici e privati che si occupano di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, di cui Zucconi è presidente della commissione ambiente, il compito di mettere a punto le linee guida in materia.

Lo studio, che avrà la durata di un anno, oltre a definire i criteri e i metodi per la salvaguardia dei siti minerari ed evidenziare le principali problematiche di ordine tecnico e normativo, per assicurare la fruizione dei siti minerari a fini culturali, didattici e turistici, si propone di analizzare le forme di gestione e di valorizzazione attuate su scala nazionale, con l’obiettivo di fornire modelli replicabili.
Tra i risultati attesi la pubblicazione nella collana editoriale di Apat delle “Linee guida per la tutela, gestione e valorizzazione di miniere abbandonate e parchi geo-minerari” e la proposta di eventuali adeguamenti normativi per la gestione e fruizione dei siti geo-minerari.

Un’iniziativa di respiro nazionale che trova una sponda nel progetto di valorizzazione culturale integrata dell’identità mineraria e metallurgica della Toscana, promosso dai presidenti del Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere, la società Parco Minerario dell’Elba e la società Parchi Val di Cornia, e che si avvale dei contributi scientifici elaborati da Giuseppe Tanelli, Riccardo Francovich, Massimo Preite, Silvia Guideri e Ivano Tognarini, e di recente posto all’attenzione dell’assessore regionale al turismo, Annarita Bramerini, da tempo interessata al tema. La valorizzazione delle testimonianze minerarie della regione, infatti, chiama in causa più settori: ambiente, cultura, turismo e urbanistica.


RNP: SANITÀ, INTOLLERABILE RIPRENDERE IL TOUR DELLE PROVETTE

Stefano Ferrini, coordinatore della lista Insieme per lo Sviluppo di Piombino torna sul tema del tour delle provette che dagli ospedali locali viaggiano verso quello di Livorno per poi tornare con i risultati a “casa”.

«Avevamo già espresso le nostre preoccupazioni per l’inaccettabile tour delle provette – inizia Ferrini – e sembrava che, grazie anche all’azione del Sindaco Gianni Anselmi, questa pratica potesse essere messa nel dimenticatoio. Così forse non sarà e le nostre preoccupazioni quindi ritornano.

Purtroppo viene il forte dubbio che su Piombino non vi sia da parte della Regione un atteggiamento equilibrato e spesso si tenda a far subire alla nostra città cure che da altre parti si evita accuratamente di somministrare. Nella sanità, ma non solo, abbiamo forse da tempo gli esempi più lampanti. Sarebbe il caso che tutte le forze politiche locali, in particolare quelle che hanno maggiori responsabilità di governo anche in Regione, facessero sentire la loro voce molto di più di quanto fanno adesso, per evitare tra l’altro anche di dare armi ed alibi alle opposizioni. Razionalizzare nella sanità non può fare rima con privare i territori di servizi essenziali.

Non si capisce neanche – continua Ferrini – dove sia il risparmio nel far viaggiare le provette in lungo ed in largo per la provincia, considerando inoltre che anche sul personale dei laboratori decentrati come quello di Piombino non si può tagliare troppo poiché comunque si devono poter eseguire le analisi per i degenti. Tagliare senza razionalizzare l’intero sistema ospedaliero dell’area vasta porta solo a dequalificare gli ospedali più piccoli e non risolve il problema fondamentale che è la squilibrata concorrenza tra Livorno e Pisa che andrebbero invece accorpati evitando i doppioni nei reparti e spalmando così i risparmi ottenuti sulla Provincia. Per questo occorrerebbe una grande alleanza tra Piombino, Cecina e Portoferraio che già in passato ha dato i suoi frutti, coinvolgendo tutto il territorio che utilizza questi ospedali. Per questa battaglia c’è naturalmente bisogno della politica e per parte nostra ribadiamo tutto il nostro appoggio alle iniziative che il Sindaco Anselmi vorrà fare su questo tema».


NUOVA PIOMBINO: GIA’ SEGNATO IL DESTINO DELLA LISTA CIVICA?

Riportiamo la replica di Carlo Torlai all’invito al dialogo di Ferrini sulla lista civica Nuova Piombino, dopo l’ingresso di quest’ultimo e dell’assessore Murzi nella fase costituente del Partito Democratico.

«L’appello di Ferrini al confronto tra Nuova Piombino e la lista Insieme per lo sviluppo – inizia Torlai – mi lascia piuttosto perplesso, e non perché penso che non ci sia spazio o non sia
opportuno un confronto con la sua lista. Ma non è certo un gesto signorile usare la retorica del dialogo tra esperienze fuori dai partiti, dando per morta l’esperienza della parte con cui si dice di
voler dialogare. L’obiettivo di Ferrini, del resto, non sembra affatto quello di dialogare, ma piuttosto quello di accreditarsi come interlocutore politico di un elettorato che alle ultime elezioni
amministrative ha votato per Nuova Piombino.

Obiettivo legittimo, intendiamoci, ma che non ha nulla a che vedere con il dialogo. Ammesso
poi che Ferrini possa essere considerato come un rappresentate di un’esperienza cresciuta fuori dai partiti, come in parte è la lista Insieme per lo sviluppo. Credo di poter dire senza polemica che, uno che si firma a seconda dei casi SDI, Rosa nel Pugno, e Insieme per lo sviluppo, quantomeno sia difficile capire bene che tipo di esperienza rappresenti. Quale sarà il destino di Nuova Piombino lo deciderà Nuova Piombino e lo farà indipendentemente dalle scelte personali dei suoi
massimi esponenti. Scelte, come quella mia personale di voler partecipare alla fase costituente del Partito Democratico, che in ogni caso non hanno affatto come conseguenza automatica la fine del movimento al quale in prima persona ho dato vita ormai 13 anni fa.

Certo, aprono una discussione su quale prospettiva possa avere oggi una vera lista civica locale come la nostra, alla luce degli scenari che si stanno delineando a livello nazionale. Forse Ferrini ignora che gran parte delle vere liste civiche di tutta Italia si stanno organizzando nel movimento Cittadini per l’Ulivo, perché vedono nella prospettiva del partito democratico la possibilità di costruire un partito diverso da quelli del passato, con una presenza forte e con pari dignità di quelle liste locali nate fuori dai partiti che rappresentano la voglia di una gran parte dei cittadini di una politica più concreta, più vicina ai bisogni quotidiani, più giusta, e moralmente pulita. Lontano da me l’idea che questa possa essere l’unica prospettiva per la quale impegnarsi.

Io penso solo – conclude Torlai – che sia la più credibile e anche la più coerente con il percorso che Nuova Piombino ha fatto dalla sua nascita fino a oggi. Sicuramente ci sono altre prospettive di cui discutere e personalmente sono sempre disponibile a discutere con tutti. Ma il nucleo della proposta politica di Ferrini mi sfugge e mi auguro lo chiarisca, visto che auspica un confronto serio. Un punto però va chiarito: che Nuova Piombino rappresenta ancora oggi “la più grande e consistente novità politica degli ultimi 13 anni”. Ferrini stia tranquillo; chi crede nelle idee da noi sempre sostenute non correrà il rischio di rimanere senza rappresentanza se continuerà a sostenere le persone che per quelle idee hanno condotto una battaglia di avanguardia contro il conformismo e il conservatorismo. Una battaglia che oggi inizia a dare qualche frutto. Purtroppo siamo molto in ritardo, ma non è colpa di Nuova Piombino se siamo costretti a rincorrere il tempo perso in 10 anni di amministrazioni alle quali ci siamo fortemente opposti».


ACQUA A NON RESIDENTI, I QUESTIONARI PER I CONDOMINI

ASA Spa, sulla base di quanto deliberato dall’Autorità di Ambito, ha avviato le opportune azioni volte a reperire le informazioni utili con il fine di applicare correttamente la quota fissa del servizio idrico differenziata fra residenti e non residenti, in analogia con quanto avviene nel resto del territorio nazionale. Per consentire un trattamento di particolare attenzione per le utenze domestiche corrispondenti a nuclei familiari residenti, l’Autorità di Ambito ha infatti previsto una maggiorazione della quota fissa, pari a circa 30 euro annue, nel caso in cui l’utenza non corrisponda ad un nucleo residente.

Allo scopo di attribuire correttamente tali maggiorazioni, è stato effettuato nel corso del 2006 il censimento relativo alle utenze singole (104.000), che, come conferma il Presidente del Consiglio di Gestione Paolo Emilio Manacorda, ha avuto un buon risultato permettendo ad ASA di effettuare, per queste utenze, la relativa bollettazione a decorrere da novembre ’06.
È ora il turno delle utenze condominiali: circa 8.213 che interessano 72.081 nuclei familiari, distribuiti sul territorio dell’ATO 5 per, in Val di Cornia 18255 nuclei familiari.

Ad essere interessati dal censimento sono da un lato gli amministratori del condominio (o comunque i rappresentanti dell’utenza condominiale), dall’altro lato i singoli condomini ovvero gli effettivi utilizzatori della risorsa idrica. I primi avranno il compito di riempire la scheda di sintesi sull’utenza condominale; i secondi l’attestazione sullo stato di residenza. Tutti i moduli verranno raccolti, distribuiti e restituiti a cura del rappresentante del condominio: unico soggetto titolato, per la natura stessa del contratto di fornitura, ad interloquire con ASA. Da sottolineare il fatto che nel caso in cui l’utenza condominiale sia composta da utenze finali aventi uso non domestico (attività commerciali/artigianali, uffici, punti di erogazione per utilizzo acqua in proprietà condominiale), non è previsto alcun tipo di maggiorazione della quota fissa ma diversa articolazione tariffaria.

I questionari dovranno pervenire entro e non oltre il 21/5/07 esclusivamente a cura degli amministratori o del rappresentante di condominio, all’indirizzo: ASA Spa Censimento Utenze Condominiali, Via del Gazometro 9 – 57122 Livorno. La mancata presentazione delle informazioni, nei termini indicati, comporterà l’addebito della maggiorazione prevista per i nuclei non residenti.

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Scritto da il 4.4.2007. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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