NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DEL 6 FEBBRAIO 2007

Vediamo insieme le notizie di oggi dalla Val di Cornia.
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DUE GIORNI DI QUAD IN VAL DI CORNIA

Il club “I Quad’Rupedi della Maremma” In collaborazione con “Marina Terre Rosse” e “Funjet” organizza per Sabato 10 e Domenica 11 Febbraio Il 1° Raduno “S.Valentino Q.Day” che si terrà a Piombino con partenza e iscrizioni presso l’approdo Marina Terre Rosse.

Il programma della giornata di Sabato 10 Febbraio, prevede l’iscrizioni presso MarinaTerreRosse e partenza alle ore 14.00, con escursione presso le colline di Piombino con visite alle zone panoramiche di Punta Falcone, Baratti, Populonia (rientro previsto per le 19.00). Cena presso il Ristorante TerreRosse con menù a tema,Musica dal vivo,ballo e giochi vari.

Domenica 11 Febbraio, iscrizioni presso MarinaTerreRosse per chi partecipa solo la Domenica (fino alle ore 9.00), prima colazione presso il Bar Ristorante TerreRosse e partenza alle ore 10.00.
Escursione presso le colline di Campiglia M.ma,passaggi nei boschi che portano a Sassetta, Merenda sul percorso con salumi e formaggi tipici,giochi sul tema”Cupido”con premi agli equipaggi più intraprendenti…. Rientro previsto per le ore 15.00
Pranzo presso il Ristorante TerreRosse con premiazioni, foto e saluti.

Iscrizione alle 2 giornate: € 75.00 + € 70.00 ulteriore passeggero, Iscrizione solo Domenica: € 45.00 + € 40.00 ulteriore passeggero. Possibilità di prenotazione pernottamento con supplemento di € 18.00 a persona. Per informazioni e prenotazioni: Rossano 3939522298 — Renzo 3386823903.


SUCCESSI PER LA BAND PIOMBINESE AFO4

La band piombinese Afo4 dopo aver vinto a Brescia come miglior gruppo Rock, si ripete a Reggio Emilia come miglior band del mese, premiata dall’etichetta discografica – Stranisuoni.

Il premio sarà conferito durante il M.E.I. Festival ed. 2007 (meeting etichette indipendenti a Faenza) e la band concorrerà al premio miglior demo dell’anno.

I prossimi appuntamenti con gli Afo4 sono il 24 febbraio e il 7 aprile al SERENDIPITY a San Vincenzo (LI). Per ulteriori informazioni visita il Sito ufficiale della band http://www.afo4.com


UDC: «LA LEGGE NON DEVE TUTELARE UN VINCOLO AFFETTIVO»

Il segretario dell’UDC di Piombino vuole dire la sua su convivenze, matrimonio e coppie di fatto. Leggiamo le sue osservazioni in proposito.

«Nessuno di noi – inizia Coppola – vuole limitare la libertà di ciascuno di vivere la propria sessualità, ognuno ha il diritto di poter esprimere i propri sentimenti come meglio crede, certamente non crediamo che si debba intervenire legislativamente per tutelare un vincolo affettivo.
Con questo non vogliamo assolutamente discriminare le coppie di fatto, la convivenza è una libera scelta che legittima un rapporto fra due persone attraverso la condivisione della quotidianità domestica.
Noi riteniamo che il concetto di famiglia sia alla base del principio di continuità naturale dell’esistenza dell’uomo, come tale deve essere giuridicamente tutelato, l’Istituto del matrimonio ne è lo strumento di garanzia che la Costituzione sancisce.

Comprendiamo – continua il rappresentante dell’UDC – che ci siano delle forme di convivenza che non rientrano in questo diritto naturale, è legittimo che chiedano maggiori tutele che di per se già il diritto civile può garantire, ma siamo contrari ad un soggetto giuridico che possa sostituire, anche se parzialmente, il fondamento del matrimonio. Il Parlamento potrebbe intervenire specificando adeguatamente alcuni diritti fra persone, che pur non avendo fra di loro legami consanguinei o matrimoniali, sono conviventi, a nostro avviso questo sarebbe un modo per evitare spiacevoli equivoci in situazioni particolari che creano disagio.

Noi – conclude – abbiamo la nostra opinione in merito e l’abbiamo espressa, certamente è più chiara, se pur opinabile, delle proposte che il governo sta tentando di avanzare per mettere insieme le diverse posizioni all’interno della maggioranza, rischiando di creare un obbrobrio giuridico, che a nostro avviso ridicolizzerebbe anche lo sforzo di coloro che credono fortemente nei PACS, che noi non condividiamo. Riteniamo che sia difficile trovare una sintesi concreta che possa mettere d’accordo laici e cattolici su questa materia, o si è favorevoli al riconoscimento delle unioni di fatto concedendogli specifici diritti che le equiparerebbe alla famiglia tradizionale, oppure, come noi auspichiamo, si devono rafforzare le politiche sociali tese a tutelare ancor di più i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio».


ANCHE AMERINI HA DUBBI SUL PORTO A POGGIO BATTERIA

Leggiamo insieme i dubbi di Giampiero Amerini, consigliere piombinese di AN, sul recente progetto di un unico nuovo porto a Poggio Batteria.

«Le recenti decisioni della Giunta comunale – inizia Amerini – in merito alla scelta di Poggio Batteria come unico e solo porto turistico nel comune di Piombino, c’inducono a fare alcune considerazioni. La prima che riteniamo di fare è quella relativa al numero e al tipo dei posti barca. Nei progetti presentati, per il porto sotto Poggio Batteria, sono previsti al massimo 380 posti per imbarcazioni da 16 a 40 metri e nessuno per quelle inferiori. Secondo alcuni studi, per soddisfare le richieste attuali e quelle dei prossimi anni, occorrono invece più di mille posti solo per le imbarcazioni al di sotto dei 16 metri. Del resto costruire posti barca in quella zona è molto costoso e, quindi, sicuramente proibitivo per una categoria di utenti con modeste possibilità economiche. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che sotto Poggio Batteria ci sono fondali di profondità superiore ai venti metri.

Altra considerazione da fare – continua il rappresentante di AN – è che con questa scelta non sono soddisfatte, o comunque non completamente, le necessità dei pescatori, sia per l’ormeggio dei pescherecci, sia per gli spazi a terra e per la localizzazione del mercato ittico. A questi problemi, che non sono di secondaria importanza, dobbiamo aggiungere quello della sicurezza. Lo spostamento dei pescherecci nella zona di Poggio Batteria causerebbe l’interferenza delle imbarcazioni da pesca con il traffico marittimo di linea e commerciale. Per quanto riguarda invece l’impatto ambientale, affermare che nella zona scelta dalla giunta è minore che alla foce del Cornia è, a dir poco, fuori della realtà.

Se veramente si vuole insistere sulla scelta di costruire un porto turistico sotto Poggio Batteria – conclude – per le esigenze dei pescatori e dei proprietari d’imbarcazioni di minori dimensioni, è necessario un secondo approdo. Abbandonare completamente il progetto del porto alla foce del Cornia sarebbe, a nostro parere, un gravissimo errore. Ci riserviamo, comunque, di esprimere un parere definitivo quando abbiamo esaminato i progetti».

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Scritto da il 6.2.2007. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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