PIOMBINO: SI INASPRISCONO I TONI DENTRO E FUORI I DS

Sempre più aspri i toni nella politica piombinese che, dopo le novità delle dimissioni di Banti e della notizia dell’abbandono, da parte dell’ex sindaco e assessore Regionale Benesperi, del partito dei DS che questi ha rappresentato per quasi un ventennio, si infuocano per le dichiarazioni del sindaco Anselmi in un recente articolo di cronaca (che riportiamo) e le risposte sia di Benesperi, che dei partiti dell’opposizione, per quanto riguarda invece Asiu e Tap.

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BENESPERI LASCIA I DS E DOPO UN VENTENNIO APPRODA ALLA ROSA NEL PUGNO

La polemica scuote la Quercia. Il sindaco: «Non si puo legare la vita agli incarichi»
da «IL TIRRENO» del 28 ottobre 2006

PIOMBINO. La scelta è netta. Paolo Benesperi, ex sindaco della città e per ben tre legislature assessore regionale, ha aderito all’associazione nazionale “Per la Rosa nel pugno” interrompendo i suoi rapporti con i Ds, anche se sostiene: «Non mi sono dimesso dai Ds, ma semplicemente non ho rinnovato la tessera 2006. E neppure mi sono iscritto alla “Rosa nel pugno”, che come si sa non è un partito». Ciononostante Paolo Benesperi è stato uno dei protagonisti di un recente convegno che si è svolto a Montecatini, al quale hanno partecipato anche il segretario dello Sdi Enrico Boselli e Marco Pannella. Che cosa sta dietro questa scelta di Benesperi, considerato nel corso di tutta la sua carriera politica (Pci, Pds e Ds) una delle teste più lucide della sinistra riformista?

Di certo è una decisione che provoca imbarazzo.

Il segretario della federazione Ds Matteo Tortolini è pronto a giudicarla incomprensibile. Tra l’altro proprio Benesperi, almeno fino a un certo periodo, è stato molto vicino a quei giovani che sono poi diventati il nucleo dirigente Ds in Val di Cornia. «È una persona che stimo per le sue qualità amministrative, che ho sempre ascoltato con piacere fin dalla prima volta che mi sono avvicinato al partito», commenta dunque Tortolini. «La sua scelta è incomprensibile proprio perché in questo momento si sta costruendo un nuovo soggetto politico, il partito Democratico, a cui spero aderiscano anche i socialisti». Tortolini mostra di aver letto attentamente l’intervento di Benesperi a Montecatini, tanto che entra in uno degli elementi che stanno in questo momento a cuore all’ex sindaco “la cultura liberal-socialista”.

«Se è già difficile che si affermi nel Paese, ancor più difficile è che riesca a farlo un partito del 2%. C’è bisogno di un grande partito per farlo».
Il punto per Benesperi è però un altro: «I Ds – sostiene – non sono un partito liberal-socialista». Da quando questa considerazione? «Chi conosce il mio percorso politico sa che sono coerente con le posizioni che ho sempre avuto». In effetto Benesperi in passato aveva aderito alla corrente migliorista del partito, aderendo alle mozioni di Napolitano e Ranieri al congresso Ds di Pesaro.
Di lui in città si è parlato poi come possibile candidato per il seggio alla Camera in sostituzione di Fabio Mussi. Ci possono essere dunque risentimenti personali nella scelta di Benesperi? Se anche ci sono lui le nega, così come nega altri dissapori che possono essere stati con in tempi recenti con l’attuale gruppo dirigente Ds.

Eppure sono molti i venti che agitano le fronde della Quercia in attesa di cambiare simbolo con quello dei “Democratici”. Massimo Zucconi, presidente della società dei Parchi, da almeno due anni (forse più) non rinnova la tessera Ds. Irio Pierozzi, ex presidente dell’Asiu e amministratore delegato della Tap, l’ha lasciata un anno e mezzo fa, quando alla direzione della partecipata è stato sostituito da Lorenzo Banti.
Una premessa necessaria per spiegare il commento del sindaco Gianni Anselmi: «Se si vuole cambiare la politica bisogna introdurre in principio etico basilare: essere meno attaccati alle poltrone. Spero che non sia il caso di Benesperi, ma le vicende delle persone non possono essere legate agli incarichi politici». Sarebbe quanto basta già per capire, anche se Anselmi non facesse riferimento ad alcune delle sue decisioni: rinnovo della presidenza Asiu e Tap, introduzione del principio che la presidenza nelle aziende partecipate non superi i nove anni (vedi Parchi). Sarà quest’aria di rinnovamento che sta agitando le fronde?
Giorgio Pasquinucci


Vediamo ora quali repliche hanno prodotto le affermazioni del sindaco Anselmi appena lette, più quelle recentemente fatte dal segretario DS Tortolini, sul comportamento arrogante dell’opposizione a Piombino dopo il caso ASIU/TAP:

LA REPLICA DI BENESPERI AL SINDACO ANSELMI


«Ho letto – inizia Paolo Benesperi – la vergognosa dichiarazione del Sindaco di Piombino che nell’ambito di un articolo riguardante le scelte politiche mie e di altri allude a relazioni tra scelte politiche e “poltrone”. Dichiarazione fatta dal Sindaco dopo che evidentemente si è guardato allo specchio ed ha visto se stesso. Del resto lo stesso termine “poltrone” non poteva che essere usato da un Sindaco che, come minimo, manifesta poco equilibrio e questo per un Sindaco non è difetto da poco. L’autorevolezza si conquista né usando parole “forti” né usando parole “ammiccanti” ma praticando verità e saggezza, altrimenti nella migliore delle ipotesi si è solo autoritari.

Le mie posizioni politiche attuali – continua Benesperi – relative alla necessità di avere in Italia un partito liberalsocialista, sono chiarissimamente espresse proprio nel sito (www.perlarosanelpungo.it) dell’Associazione che insieme a Lanfranco Turci, Luciano Cafagna e altri abbiamo creato ed a esse rinvio. Al compagno Tortolini faccio solo rilevare che un partito non è prima grande e poi pieno di idee, relazioni, programmi, politica, un partito prima ha idee, relazioni, programmi, politica e poi può diventare grande. Il Partito democratico al quale allude Tortolini non mi sembra che nasca con questi presupposti e non mi sembra neanche che, date le premesse, possa garantire scelte precise (laicità, libertà della scienza, diritti e doveri dell’individuo, garanzie per l’individuo, valorizzazione dei meriti, offerta di opportunità, intreccio tra libertà e uguaglianza) che nel mondo d’oggi sono essenziali per realizzare le riforme vere di cui l’Italia ed il mondo hanno bisogno.

Ringrazio – conclude l’ex assessore regionale – comunque il Sindaco perché con le sue parole, per opposizione, mi ha confermato nella scelta non semplice che ho compiuto. Ha anzi rafforzato quello che ho sempre ritenuto e ritengo un dovere civico essenziale, quello cioé della partecipazione alla vita civile e politica. Come libero cittadino, naturalmente. Da questa posizione continuerò a dare il mio contributo, sperando, magari, di poterlo dare sui tanti problemi veri che abbiamo. Solo o insieme ad altri, contribuendo ad arricchire, per quel che poco che potrò e saprò fare, la vita democratica di questo territorio, della Toscana e del nostro Paese, che mi sembrano averne un gran bisogno. Ma questo ogni sincero democratico, a prescindere dal merito delle questioni, dovrebbe apprezzare».


L’UDC ATTACCA TORTOLINI PER LE AFFERMAZIONI SU OPPOSIZIONE


«Le affermazioni del segretario dei DS Tortolini – commenta il segretario dell’UDC Luigi Coppola – sull’operato delle minoranze in merito alla vicenda Banti sono inaccettabili ed offensive, ledono la dignità di un ruolo d’opposizione legittimo e garante della democrazia.
Dobbiamo ringraziare apertamente i consiglieri di minoranza ed in particolar modo quelli di centrodestra, che nonostante non abbiano il supporto tecnico e le potenzialità economiche ed organizzative che ha a disposizione la maggioranza, si sforzano e si sacrificano personalmente per rappresentare degnamente i cittadini che li hanno eletti.
Se Tortolini preferisce un’opposizione appiattita sulle posizioni del suo partito e disponibile ad accettarne l’arrogante strumentalizzazzione del potere democratico, deve rivolgersi ad altre forze politiche e non certamente a quelle di centrodestra.

Non comprendiamo – continua Coppola – a chi si riferisca quando parla di “manierismo poco credibile” se la sua espressione rimane nell’ambito locale, il legame profondo con le poltrone e con il potere è tutto da accreditarsi a personaggi dell’area di centrosinistra, che da anni mantengono incarichi nell’ambito pubblico o nelle partecipate saltando da un posto all’ altro.
Questo a Piombino non appartiene certamente alla nostra tradizione politica, nonostante qualcuno che un tempo era dalla nostra parte, oggi sieda sui banchi della maggioranza e sono chiare le motivazioni di questo passaggio, noi abbiamo scelto di essere coerenti con la nostra storia e continueremo ad opporci ad una logica amministrativa che non abbiamo mai condiviso.
Le società partecipate certamente non sono il fiore all’occhiello dell’amministrazione, è inutile fare un elenco di situazioni spiacevoli verificatesi negli ultimi tempi, i cittadini ne sono già a conoscenza, le dimissioni di Banti dalla Presidenza dell’ASIU e dalla TAP sono la solita conferma di un malessere oramai ben evidente.

Speriamo – conclude il segretario dell’UDC di Piombino – che finalmente ora si possa sostituire l’ex Sindaco di Campiglia con un piombinese, non possiamo continuare ad essere la ruota di scorta di comuni limitrofi più piccoli di noi, sinceramente manca anche a noi di centrodestra il vecchio P.C.I. piombinese, nonostante i duri confronti politici c’era un intesa di fondo comune sul ruolo della nostra città in Val di Cornia e nessuno si sarebbe mai sognato di far accumulare incarichi istituzionali ad una stessa persona come purtroppo succede oggi».


AMERINI: «MEGLIO PER TORTOLINI PENSARE AI MEMBRI DEL SUO PARTITO»


«L’intervento del Segretario dei DS Val di Cornia, Matteo Tortolini – commenta Giampiero Amerini di AN in consiglio comunale a Piombino – sulle dimissioni del Presidente dell’ASIU e della TAP, necessita di alcune risposte. Per prima cosa devo dire che un “passaggio” di quell’intervento è difficile da capire; si tratta di quello, abbastanza contorto, in cui parla di “un certo degrado dei nostri tempi”, “di un manierismo peraltro poco credibile” e “di quel costume che si allontana dagli interessi generali abbracciando quelli particolari se non quelli personali”. Forse Tortolini, mentre tracciava questo quadro, pensava a qualche personaggio del suo partito. Un discorso così “difficile”, comunque, poteva farlo solo lui.

L’ultima – continua Amerini – parte dell’intervento, quella che dice: “dell’opposizione di Centro destra, che in assenza di proposte politiche serie, agita la migliore tradizione giustizialista e del sospetto sugli amministratori”, non mi sembra una buona difesa del Presidente dimissionario. Il Presidente, di due società importanti come ASIU e TAP, che si dimette per “schiamazzi inconsistenti” fa pensare molto, ma un Presidente che, in una scelta come quella, si fa influenzare da “fiumi di interpellanze”, come riconosce il segretario del suo partito, fa pensare ancora di più.

Per quanto riguarda la presunta “assenza di proposte politiche serie”, Tortolini ha detto una cosa non vera e l’ha detta consapevole di dirla. Mi permetto di ricordarle, sig. Segretario, che Alleanza Nazionale, dall’inizio della legislatura ad oggi, ha presentato circa un centinaio di proposte sotto forma di mozioni, O.d.G. e emendamenti. Abbiamo sempre fatto, a differenza del suo partito, una politica seria e costruttiva, opponendoci con forza quando sono state prese decisioni contrarie ai nostri principi, ma votando molte delibere, anche importanti, in linea col nostro programma.

Nessuno – conclude Amerini – questo sia ben chiaro, può chiederci di non denunciare quello che noi riteniamo un modo di amministrare contrario agli interessi dei cittadini. Il gruppo consiliare di A. N., su questi argomenti, è disponibile a qualsiasi tipo di dibattito pubblico, in qualsiasi sede: questa affermazione l’autorizziamo a prenderla come una sfida».

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Scritto da il 28.10.2006. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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