SOCIETÀ PUBBLICHE, POLITICA, E PRIVATI: QUESTIONE DI POCHI O INTERESSE DI TUTTI?

Sono molti gli articoli pubblicati in questo periodo sulla stampa locale che riguardano l’assetto e il comportamento di società pubbliche, partecipate dai Comuni, ed i loro rapporti con i privati e gli stessi enti locali. Anche se si tratta di argomenti non facili per l’opinione pubblica, la questione è importante perché attiene ai temi della trasparenza delle scelte e del confine tra interesse pubblico e interesse privato; e in un certo senso riguarda anche la qualità della politica nel nostro territorio.

Nel Consiglio comunale di Piombino recentemente varie interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno hanno riguardato società pubbliche locali, come ad esempio, quello del destino di una agenzia formativa ormai in liquidazione, oppure quello di singoli individui che ricoprono ruoli diversi e che guidano diverse aziende, a volte anche in concorrenza tra di loro, o anche quello del passaggio di azioni dall’una all’altra di tali aziende pubbliche, senza che siano chiari ai cittadini i criteri e le motivazioni di tali operazioni.
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Le forze di opposizione piombinesi hanno insistito in particolar modo sul rapporto tra Asiu, Tap e Cave di Campiglia (tre società tutte presiedute dalla stessa persona). A questo proposito il sindaco di Piombino ha dichiarato che non ci sarebbe conflitto d’interesse o incompatibilità. Ma anche se sul piano formale avesse ragione, questi partiti si sono chiesti se è opportuno eticamente e politicamente che una stessa persona occupi tutti questi posti contemporaneamente? È giusto, rilevano le stesse forze politiche, che i cittadini lo sappiano, o che almeno abbiano le informazioni sufficienti per valutare. Peraltro l’ex sindaco di Campiglia Banti, la cui competenza e preparazione in questo settore è indiscussa, è stato anche presidente sia del Cigri che della Cigriser (un’altra società creata in rapporto con un soggetto privato) ed attualmente è presidente di Asiu, Tap e Cave di Campiglia.

Ora, dalla risposta data in Consiglio comunale alla Lista civica, che chiedeva di conoscere la proprietà della Ditta Cigriser e dei rapporti con TAP, risulta che oltre un anno fa sarebbe avvenuto un acquisto di azioni di Cigriser per ben 137.000 euro da parte della TAP. Questo mentre il progetto Tap della piattaforma per il trattamento e il riciclo dei rifiuti industriali stenta a decollare, come abbiamo appreso da altre risposte ad altre interpellanze.

Ci rendiamo conto che sembrano argomenti da specialisti, che bisogna intendersi di economia e di finanza, di assetti societari, ecc. Ma visto che si tratta di progetti di interesse pubblico e finanziati con soldi pubblici, sarebbe bene fare luce su queste vicende. Fare in modo che almeno i consigli comunali, che insieme ai sindaci rappresentano tutti i cittadini, sappiano le cose prima che avvengano e non dopo, grazie a tale o tal’altra interrogazione.

Se l’intreccio di problemi emerso in queste settimane preoccupa diverse forze politiche, è segno che la questione richiede chiarezza e trasparenza su tutta quanta la sfera delle società partecipate. Ci auguriamo che si possano chiarire i criteri di gestione delle società partecipate e i loro rapporti con i soggetti privati coinvolti, per un dovere di trasparenza e per non dare adito al pensiero che ormai la politica sia diventata solo un balletto di potere di poche persone che ruotano sui diversi ruoli.


Riportiamo per trasparenza anche il recente comunicato del capogruppo di AN nel consiglio comunale di Piombino Giampiero Amerini.

Cave di Campiglia e società TAP: eventuale incompatibilità della carica di presidente?

«L’O.d.G., inizia Amerini, relativo all’opportunità fra i due incarichi (presidenza della società Cave di Campiglia e della TAP), dell’ex sindaco di Campiglia Banti che, inoltre, impegna la giunta a fare gli atti necessari per accelerare il progetto industriale della TAP, e a far rispettare le scadenze delle concessioni per l’estrazione di inerti dalle colline del Circondario, è stato votato solo da A. N., Lista Civica e Rifondazione Comunista. A parte il voto contrario dei Verdi che, ancora una volta con la loro classica incoerenza, difendono tutto meno che l’ambiente, quello che ci meraviglia è il comportamento della maggioranza e del Sindaco in particolare.

Desideriamo precisare, continua Amerini, come del resto abbiamo fatto in Consiglio Comunale, che l’O. d. G. non è stato presentato per fare una guerra alle persone, ma solo per fare chiarezza su un problema che rischia di apparire confuso. Del resto è sufficiente leggerlo per capire che, solo chi è dotato di grande fantasia, può immaginare “attacchi personali”. Nel documento, infine, non c’è nulla che possa indurre a pensare che Banti non fa gli interessi generali; anche nella discussione in Consiglio nessuno ha insinuato una simile ipotesi. La reazione del Sindaco, definita “reazione con toni aspri”, quindi, non può che meravigliare.

Le dimissioni di Banti, conclude Amerini, che noi al posto del sindaco avremmo portato in discussione nel consiglio comunale, associate a una reazione sproporzionata, di fronte a una normale richiesta di “fornire una corretta e precisa informazione circa l’opportunità dei due incarichi”, non contribuiscono affatto a chiarire il problema. A nostro modesto parere, di fronte alla richiesta di spiegare “perché si è affidato l’incarico di presidente di ASIU e TAP (società a prevalenza pubbliche), al presidente della Cave di Campiglia (società privata), il Sindaco ha dato una risposta che fa aumentare i dubbi».

Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale
Il capogruppo
Giampiero Amerini.

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Scritto da il 17.10.2006. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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