SAN VINCENZO: CONTI PROMUOVE IL NUOVO IMPEGNO URBANISTICO

L’assessore regionale Riccardo Conti ha promosso il piano strutturale della Val di Cornia, e il percorso di riallineamento urbanistico del Comune di San Vincenzo, nell’iniziativa organizzata sabato scorso della Federazione DS della Val di Cornia.

Cambio di passo della discussione politica relativa all’urbanistica a San Vincenzo e prove di dialogo nell’Unione. E’ questa la sintesi dell’incontro di oggi pomeriggio a San Vincenzo promosso dalla Federazione DS della Val di Cornia con la presenza dell’Assessore regionale Riccardo Conti. Tema centrale della discussione l’inizio del percorso di riallineamento della politica urbanistica di San Vincenzo con il piano strutturale d’area, a partire dal tema ritornato caldo in queste ultime settimane della tenuta di Rimigliano.

“La Val di Cornia è un’esperienza pilota per l’urbanistica in Toscana. Tutela e sviluppo stanno insieme grazie alla capacità di governo pubblico del territorio. E nel governo del territorio i Comuni devono restare centrali e imparare a coordinarsi tra loro, proprio come state facendo voi qui in Val di Cornia”. Con questi concetti chiave Riccardo Conti ha sottolineato come la scelta del Comune di San Vincenzo si inserisce a pieno titolo in questa discussione.

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E del resto l’introduzione del Sindaco di San Vincenzo Michele Biagi non ha lasciato dubbi sulla volontà del Comune di inserirsi con sempre maggiore forza all’interno della programmazione territoriale d’area, richiamando la necessità di una forte collaborazione tra le istituzioni locali e regionali e di un dibattito ampio tra le forze politiche, sociali e i cittadini, e capace di recuperare un confronto con le forze ambientaliste e della sinistra che a livello di area hanno partecipato alla discussione sul piano strutturale. Di fronte a una sala gremita Biagi ha poi delineato gli indirizzi sui quali intende procedere e guidare la discussione per arrivare a una nuova proposta sulla tenuta di Rimigliano: recupero dell’esistente e destinazione alberghiera per la nuova edificazione comunque fortemente ridimensionata rispetto al vecchio piano Parmalat, ma anche rafforzamento dell’attività agricola e unitarietà dell’intera area di Rimigliano, la fascia a mare con la fascia della tenuta, miglioramento della viabilità, fruibilità interna della tenuta, nuovo impianto di fitodepurazione per il recupero delle acque.

Indirizzi ripresi anche negli interventi dei Sindaci di Piombino Gianni Anselmi, che in qualità di Presidente del Circondario ha sottolineato l’importanza politica del lavoro e della discussione che ha consentito l’approvazione del piano strutturale di area da parte delle forze dell’Unione, di Suvereto Giampaolo Pioli e dell’onorevole Silvia Velo che ha agganciato fortemente il dibattito locale a quello regionale e nazionale. “Rifiuto la contrapposizione tra tutela e sviluppo” ha dichiarato. “La Toscana e l’Italia hanno il problema della difficoltà della crescita, e dunque il tema della produzione è centrale e non lo possiamo contrapporre al tema della tutela. Anzi, la peculiarità della nostra Regione è sempre stata ed è quella ci tenere unito questo binomio come una ricchezza e un valore”.

Molti anche gli interventi dal pubblico, tra i quali significative sono state le parole di Marco Chiarei, Coordinatore dei Verdi della Val di Cornia e di Alessandro Favilli, Segretario di Rifondazione Comunista, che hanno giudicato positivamente la volontà di riaprire la discussione sull’urbanistica a San Vincenzo a partire proprio dalla tenuta di Rimigliano, ma hanno anche indicato le loro priorità. Chiarei ha ribadito le perplessità dei Verdi su nuove edificazioni all’interno dell’area di Rimigliano, ritenendo che un’operazione di recupero dell’esistente possa essere remunerativa per l’impresa e salvaguardi meglio le caratteristiche naturalistiche dell’area, e ha sottolineato la necessità dell’ampliamento dell’ANPIL di Rimigliano.

Un richiamo a una discussione realmente partecipata a partire dal principio del primato della politica e della pianificazione pubblica, è invece stato il concetto centrale dell’intervento di Favilli, che ha anche voluto riaffermare la centralità del principio del limite dell’uso del territorio nel disegnarne il suo sviluppo sul quale ruota il piano strutturale della Val di Cornia.

Spunti di riflessione e sollecitazioni raccolte a conclusione del dibattito dal Segretario di Federazione DS Matteo Tortolini e dallo stesso Conti. Visibile la soddisfazione del segretario DS per l’avvio della discussione politica e per il livello del dibattito “E’ necessario mettere in campo la migliore tradizione della sinistra nelle scelte future del governo del territorio. Oggi è apparso chiaro che San Vincenzo fa parte di un quadro generale che dalla Val di Cornia si amplia alla Toscana e che ne sostiene le scelte, come dimostrato anche simbolicamente dalla presenza oggi di tutti i Sindaci, della Provincia e della Regione”. “Dobbiamo mettere in campo il meglio del pubblico per suscitare il meglio del privato. Solo così sapremo conciliare al meglio tutela e sviluppo, resistendo alla dinamiche speculative e favorendo davvero la qualità e la solidità del nostro modello economico a vantaggio delle generazioni future” ha chiosato Riccardo Conti.

Nel corso del dibattito sono intervenuti anche la segretaria della SPI CGIL di San Vincenzo Annamaria Tognarini, il capogruppo in consiglio comunale del Forum Nicola Bertini.

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Scritto da il 25.9.2006. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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