PIANO STRUTTURALE: PER AN LA MONTAGNA A PARTORITO IL TOPOLINO

«Nel consiglio comunale del 3 agosto commenta il Gruppo Consiliare di Alleanza nazionale Giampiero Amerini – con circa diciotto mesi di ritardo sarà portato all’approvazione il nuovo piano strutturale. Dopo questo lungo periodo di “sospensione”, iniziata con l’applicazione del regime di salvaguardia ambientale, dovuta appunto al ritardo, qualcosa comincerà a muoversi? Se diamo uno sguardo attento al nuovo piano, dobbiamo dire decisamente che le previsioni sono tutt’altro che buone».

«Vediamo di fare alcuni esempi: La seconda strada d’accesso alla città – continua Amerini – che abbiamo sempre trovato come “scontata” nei programmi elettorali degli ultimi candidati a sindaco, Anselmi compreso, ora è divenuta “la quarta”. Solo dopo la costruzione della 398 fino al porto, che al Gagno diventano due, infatti, la Fiorentina-Salivoli “potrebbe essere nuovamente presa in considerazione”: in pratica, vuol dire mai. Mai perché, le due 398 ipotizzate nel piano, non riusciremo a vederle, non solo per la difficoltà a trovare i notevoli finanziamenti necessari, ma anche, ammessa la disponibilità dell’ANAS, per i tempi di realizzazione di sicuro lunghissimi. Dobbiamo, quindi, dire addio alla strada che poteva portare un notevole sviluppo turistico alla zona di Salivoli. Le lunghe code, i disagi e gli incidenti, continueranno purtroppo a essere all’ordine del giorno ancora per molti anni.

Nel turismo, per i prossimi quindici anni, il nuovo piano prevede solo la realizzazione di strutture, per attività ricettive, per un massimo di 380 nuovi posti letto, da costruire nei centri abitati del comune e solo nel settore alberghiero. Questo il tanto decantato sviluppo turistico, inteso come una delle alternative all’industria. Nel frattempo continuiamo ad investire sulle nostre coste per i turisti che provengono da altri comuni: loro prendono i benefici e noi … i rifiuti.

Nel comune di Piombino è prevista la costruzione di 1.730 nuovi alloggi di cui 160 nelle frazioni. In città, dove sono rimasti da costruire circa 850 alloggi del vecchio P.R.G., ne sono previsti 1.570 mentre nelle frazioni dove tutto è esaurito solo 160. Da rilevare che la popolazione delle frazioni aumenta a scapito della città. Prevedere di fare quello che non serve non è altro che un modo elegante, ma anche ambiguo, per dire no. Per fare un piano strutturale come questo, a nostro parere, si poteva evitare di scomodare persone “importanti” e, soprattutto, evitare di spendere qualche milione di Euro.
La montagna – conclude Amerini – ha partorito il topolino».

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Scritto da il 3.8.2006. Registrato sotto cronaca. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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