SAN VINCENZO: I NO PORTO ATTENDONO IL VERBALE DELLA REGIONE

Il Comitato “NO all’ampliamento del porto” di San Vincenzo, dopo l’incontro avuto con l’Assessore provinciale all’Ambiente, Rocco Garufo, continua ad attendere il verbale della riunione congiunta dei tecnici di Comune, ARPAT, Provincia e Regione del 22 Marzo, che avrebbe fugato ogni dubbio sull’incongruenza tra il Progetto Esecutivo, quello definitivo e le prescrizioni della Valutazione d’impatto ambientale (anche per capire se ci fosse stata una variazione di ottica rispetto alla relazione dei tecnici della Provincia e quelli dell’ARPAT – relativa alla riunione del 9 Febbraio – che evidenziava invece difformità ed omissioni).

Fino ad ora – continua il comunicato dei No Porto – della riunione in Regione, sono circolate solo tre diverse bozze, che non sono documenti ufficiali, né firmati.
Dalla somma di queste diverse bozze, i No porto asseriscono che si evincerebbe che:
– non era previsto per la Provincia e per l’ARPAT un ruolo di valutazione preventiva a cui subordinare l’inizio dei lavori, ma solo quello di segnalazione, al Comune e alla Regione delle eventuali difformità.
– delle difformità segnalate nel verbale di Provincia ed ARPAT del 9 Febbraio ne sono state prese in considerazione solo due: la variazione della qualità e dell’origine dei massi e delle stime sull’erosione.Nel primo caso le differenze sono ritenute addirittura migliorative, basandosi, nel migliore dei casi, su un’autocertificazione; nel secondo, le stime sull’erosione diventano, sorprendentemente, stime delle quantità di materiale disponibile per gli “eventuali” ripascimenti.
– tutti gli altri rilievi mossi al Progetto Esecutivo
nel verbale della Provincia, sono superati o rinviati al successivo monitoraggio che verrà fatto in corso d’opera.

La perdurante assenza di questo importante documento potrebbe indurre perplessità nei cittadini sulla effettiva legittimità e trasparenza delle azioni sin qui svolte.
Intanto – continua il comunicato dei NO Porto – i Cittadini di San Vincenzo assistono alla
progressiva erosione della spiaggia a nord della diga foranea in costruzione. L’erosione in questa zona che non era stata ipotizzata in nessuno studio dimostra che iniziano ad emergere le conseguenze ambientali negative di tale opera.
I Cittadini del Comitato, consapevoli dell’urgente
necessità di una maggiore partecipazione democratica alle scelte sul territorio, temono inoltre che la mancanza di sensibilità ambientale e la scarsa attenzione all’effettivo bilancio, anche economico, che queste scelte riversano sui Cittadini abbiano la meglio sulle promesse fatte pubblicamente dal Sindaco, quando assicurò che, sull’arenile, non ci sarebbero state nuove concessioni né ampliamento delle esistenti, altrimenti ai sanvincenzini non resterà
altro che andare sugli arenili di Donoratico. Al nuovo “Piano delle spiagge” la prossima, temuta, sentenza.

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Scritto da il 4.5.2006. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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