PIOMBINO: IL VESCOVO SANTUCCI VISITA LA SUA CHIESA

Abbiamo intervistato il Vescovo di Massa Marittima – Piombino Giovanni Santucci che in questi giorni inizierà la sua visita pastorale alla città di Piombino, partendo dalla concattedrale di Sant’Antimo.

Inizia la visita pastorale del Vescovo diocesano Mons. Giovanni Santucci. Inizia con la città di Piombino e proprio con la Parrocchia di Sant’Antimo e quella di Santa Croce in Populonia. Quale il significato?
La visita pastorale di un vescovo alle comunità della Diocesi è un evento importante, al di là dell’obbligo sapientemente chiesto dal Codice di Diritto Canonico: è l’occasione per incontrare una parrocchia in modo organico, trattenendosi in essa, condividendone la vita e l’impegno, incontrando le persone, celebrando insieme la fede, sollecitando la testimonianza e la missione, offrendo l’opportunità anche di iniziative inedite. Il fatto poi che inizi con Populonia, antica sede episcopale diocesana di cui si ha notizia certa almeno dal 501, e da Sant’Antimo, oggi concattedrale della Diocesi, la cui Chiesa, prima dedicata a San Michele, ebbe il titolo attuale e l’erezione a parrocchia proprio duecento anni orsono, sotto Felice Baiocchi ed Elisa Bonaparte nell’aprile 1806, riveste un significato del tutto particolare: la collocazione del ministero del Vescovo nella continuità apostolica, ma anche l’attenzione al contesto odierno di cui Piombino, nel territorio, è certamente importantissimo riferimento socio-economico, politico, religioso in tempo di necessarie e profonde trasformazioni.


Come si sono preparate le due Comunità a questo incontro?

Si è colta l’occasione per concretizzare meglio quanto via via si era venuto elaborando nei Consigli parrocchiali, quello Pastorale e quello per gli Affari Economici: l’attenzione alla famiglia, l’impegno al dialogo e all’amicizia con persone di fede diversa dalla cattolica e con non credenti, l’interesse verso chi vive situazioni di difficoltà, il contatto con il mondo rurale. Si sono costituite delle apposite Commissioni che nella liturgia, nella carità, nella evangelizzazione e nella missione, nella cultura e nell’arte, con le famiglie e con i giovani continueranno a dialogare e, possibilmente, a progettare insieme percorsi che permettano di conoscerci meglio, di instaurare rapporti di maggiore stima ed amicizia, di contribuire a far conoscere il Vangelo e a riconoscerne la bellezza e la fecondità per vivere l’autentica dignità e libertà umane.
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Quali sono le iniziative che caratterizzeranno la visita pastorale del Vescovo?
E’ difficile scegliere tra i momenti che saranno vissuti insieme a Mons. Santucci. Mi sembrano tutti densi di significato. Nel territorio della comunità di Populonia: domenica 23 alle “Casine” di Baratti la visita al “nonno” della Parrocchia, che ha 101 anni, ed una sosta in preghiera nella Cappella colà dedicata a San Giuseppe (forse più di un piombinese ne ignora l’esistenza); l’incontro di lunedì 24 alla “Rinsacca” con famiglie operanti nella campagna; giovedì 27, nella Sede del Quartiere, la presentazione del progetto della Nuova Chiesa e dell’annesso Oratorio, che ci permetterà di riflettere sul servizio che una comunità cristiana può e vuole offrire alle persone. Nel territorio di Sant’Antimo le celebrazioni domenicali, che daranno inizio alla visita, saranno nel segno della carità e dell’arte, con la benedizione (al termine della Messa delle 10.30) delle belle Tavole raffiguranti S. Chiara e S. Francesco donate dall’artista piombinese Giancarlo Fulceri. Una nuova opera che arricchisce la Chiesa proprio mentre ricorda il bicentenario della sua elevazione a Parrocchia. Altro momento significativo il dialogo con le famiglie, quelle già costituite e quelle in via di formazione, che si terrà mercoledì 26. Giovedì 27 il Vescovo si recherà presso la Confraternita della Misericordia. Infine, alle ore 21.00 di venerdì 28 aprile al Castello un incontro al quale teniamo molto, tra credenti e non credenti, con la partecipazione del filosofo Prof. Giulio Girello e del biblista Mons. Roberto Filippini, oltre naturalmente al Vescovo. Agli illustri amici abbiamo chiesto di introdurre semplicemente il tema di riferimento: “Dialogo da diverse sponde…esperti di quale umanità? esperti per quale umanità?”, in modo che siano stimolati a intervenire i partecipanti. Un altro momento importante sarà l’incontro con il Consiglio Comunale: là tutti siamo rappresentati ed è il segno di una comune volontà, in piena autonomia, di collaborare in favore della popolazione cittadina.

Quali sentimenti si vivono in prossimità ad un appuntamento non proprio ordinario per una comunità parrocchiale e quale conclusione avrà?
Non si può nascondere una certa apprensione, ma ciò che è forte, almeno da parte mia, è il sentimento di gratitudine per la dedizione di famiglie, di giovani, di persone impegnate nel campo della cultura, di chi ama il canto e la musica e li offre come servizio ad una fede che non può rinunciare alla bellezza. Perciò il grazie è doveroso nei confronti del Vescovo, che ci ha provocato una simile occasione. Infine cresce un sentimento di gioia che poggia sulla speranza che tutto possa avere un seguito, vissuto in una grande amicizia ed un grande rispetto. Come ci aveva suggerito Mons. Santucci, si è cercato e si cercherà “di raggiungere uno ad uno i fratelli, porgendo loro l’invito, sollecitandoli a provare, accompagnando i loro passi”. Conclusione opportuna perciò quella del 6 maggio alle ore 21.30 presso il nuovo quartiere della Tolla Alta: una “Festa-Incontro” con musica, canto e recitazione quale benvenuto ai nuovi residenti e desiderio di prossimità nei riguardi di tutti. Insomma: più che una conclusione, un vero gioioso inizio.

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Scritto da il 22.4.2006. Registrato sotto cultura. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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