VAL DI CORNIA: ABBIAMO L’ACQUA PIU’ CARA D’ITALIA?

Pubblichiamo un articolo del mensile l’Etrusco di Marzo su un tema che, come potete vedere visitando il forum, è molto acceso: l’acqua come bene ad accesso di tutti. Leggiamo insieme l’articolo e per eventuali commenti ci sono le pagine del Forum.

«Abbiamo l’acqua la più cara d’Italia, del mondo no perché, a Londra, sembra, che superi i 2 euro al mc. Come possiamo vedere dalla tabella pubblicata da Federutility, l’acqua dell’ASA (che fornisce tutta la provincia di Livorno – ndr.) costa di più di tutte le altre. I prezzi sono riferiti al primo gennaio dello scorso anno, ma la musica non
dovrebbe essere diversa visti i considerevoli aumenti applicati durante l’anno scorso. Questa è la prova dell’inefficienza, dei carrozzoni che ci dobbiamo trascinare.

A sentire chi governa la provincia e la regione sembra che viviamo in una specie di Eden, che tutta l’Italia ci invidi. Purtroppo non in tutti i settori possiamo fare analisi comparate con altre province e altre regioni per mancanza di dati omogenei, ma quando qualcuno si prende la briga di raccogliere e pubblicare i risultati il castello delle illusioni crolla e ci troviamo davanti ad una triste realtà che erode sempre di più il nostro reddito. Abbiamo più volte detto che il problema dell’ASA, ATO è l’entropia, il costo elevato dell’organizzazione interna dovuto ad una gestione aziendal-politica.

Niente di tutto questo. Si tratta di una federazione nata il primo giugno 2005 sostituendosi a Federgasacqua per rappresentare proprio le aziende di servizi pubblici locali del settore idrico. In altre parole fanno parte di Federutility le stesse aziende erogatrici dell’acqua e, quindi, i dati riportati in tabella è come li avessero forniti le aziende medesime. L’ASA fornisce, quindi, un metro cubo d’acqua al prezzo di 1,48 euro, che comprende l’acqua, la fognatura e la depurazione. Sia il prezzo dell’acqua che quello per il servizio di fognatura è il più caro d’Italia, mentre quello della depurazione è appena inferiore a quella di Bologna. Al secondo posto si piazza la Acque Spa di Pisa tanto per stabilire il record delle bollette dell’acqua per la costa Toscana.

Ci sono altre stranezze di cui non credevamo. In Italia il 96% della popolazione è servita da acquedotti, ma la Toscana è una delle regioni in cui gli acquedotti la servono meno popolazione: solo il 92%, l’altro 8 deve approvvigionarsi in proprio. In Sicilia, dove il problema dell’acqua è atavico, gli acquedotti servono il 94,4%. L’83,6% del l’utenza italiana ha l’allacciamento alla fognatura, mentre la depurazione scende al 74,8%.
La tariffa media italiana è pari a 0,90 euro per metro cubo con la punta massima dell’ASA 1,48 euro e la minima a Milano con 0,47 euro. Le tariffe dell’acqua sono stabilite dai sindaci che, evidentemente, almeno per il nostro territorio accordano gli aumenti tariffari senza sottoporre l’azienda distributrice ad alcuna analisi critica. Per il futuro non c’è da nutrire speranze: se il ciuco è abituato a portare un basto pesante perché alleggerirglielo?»
(L’Etrusco – Marzo 2006)

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Scritto da il 13.4.2006. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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