SAN VINCENZO: NUOVO L’APPELLO PER PROTEGGERE RIMIGLIANO
Legambiente, Italia Nostra e WWF hanno preparato un appello nazionale per salvare la Tenuta di Rimigliano a S. Vincenzo da inoltrare alla Regione Toscana, alla Provincia di Livorno e al Comune di San Vincenzo che chiede di bloccare la speculazione immobiliare nella Tenuta di Rimigliano, di inserire l’area della Tenuta di Rimigliano nelle Aree Protette di interesse locale (ANPIL) e di intervenire per valorizzare l’area attraverso il solo recupero dei poderi, la creazione di piste ciclabili e percorsi pedonali, limitando il traffico lungo la Strada della Principessa. Chi vuole aderire può farlo anche per posta elettronica specificando nome, cognome, via e n° civico, città, cap. all’indirizzo e-mail adribrus45@alice.it .
Il contenuto dell’Appello:
«La Tenuta di Rimigliano è un area di straordinario valore paesaggistico e ambientale di oltre 500 ettari nel perimetro di quello che doveva essere il Parco di Rimigliano e rappresenta con il suo patrimonio boschivo, agricolo e palustre un auspicabile tassello ecologico fondamentale del sistema delle aree protette costiere della costa tirrenica toscana.
Questo patrimonio è oggi in pericolo perché oggetto di un’attenzione immobiliare speculativa che vuole realizzare nell’area un intervento edilizio residenziale e alberghiero. Tra le conseguenze dei fallimento Parmalat c’è stata infatti la vendita all’asta dei terreni della famiglia Tanzi. I nuovi proprietari hanno chiesto al Comune di San Vincenzo di tramutare la previsione di un maxi-albergo da 15.000 m’ e di un centro congressi da 3000 m2, in un intervento alberghiero e residenziale, distribuito sull’area, intorno ai bellissimi poderi.
Il Comune di San Vincenzo ha avviato il procedimento per una Variante al Piano Strutturale che va incontro alla richiesta dei nuovi proprietari e che rischia, a nostro avviso, di trasformare per sempre l’identità dell’area e il suo grande valore naturalistico. Questa scelta infatti, al pari del maxi-albergo della famiglia Tanzi, comprometterebbe per sempre una risorsa decisiva per lo sviluppo di tutto il territorio della Val di Cornia ed annullerebbe la possibilità, dopo tanto cemento già versato in questo piccolo Comune, di attirare quel turismo naturalistico e destagionalizzato che è la sola prospettiva da perseguire per assicurare futuro alla nostra comunità.
Noi pensiamo che tutta la Tenuta di Rimigliano debba essere inserita nell’elenco delle aree protette della Regione Toscana. Crediamo che la valorizzazione dell’area debba partire dal solo recupero dei poderi e dalla rivitalizzazione dell’attività agricola, biologica e biodinamica, in grado di diversificare l’economia del Comune e di garantire una vera tutela paesaggistica senza sacrificare il territorio in aziende faunistico-venatorie. Pensiamo che lo sviluppo turistico del territorio di San Vincenzo debba puntare sulla qualità ambientale e su una riconversione verso un modello sostenibile di turismo naturalistico integrato. Per questo le nostre associazioni invitano tutti a firmare l’appello per proteggere il Parco di Rimigliano».