OK DI CONFESERCENTI E VERDI ALL’ORDINANZA ANTIINQUINAMENTO
Primi commenti da parte delle forze politiche e sociali sull’ordinanza del Sindaco Anselmi sull’inquinamento causato dalla Lucchini/Severstal a Piombino. Pubblichiamo i commenti della Confesercenti piombinese e dei Verdi della Val di Cornia.
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Il Consiglio della Confesercenti di Piombino intende manifestare la propria piena approvazione al provvedimento preso dal sindaco Gianni Anselmi e dall’ assessorato all’ambiente nei confronti della Acciaierie Lucchini.
“Siamo consapevoli della gravita’ di tale passo per la nostra economia – spiega la presidente Elisa Murzi – ma siamo anche convinti che senza qualità e rispetto delle regole non si darà mai vita a una vera economia produttiva. Ribadiamo il concetto più volte espresso: vogliamo una siderurgia che produca e dia reddito, ma questo deve avvenire nel rispetto di tutte le altre attività produttive del nostro territorio, oltre che, naturalmente, della salute dei cittadini, che rimane l’aspetto prioritario e imprescindibile di ogni attività industriale”.
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L’ordinanza emessa dal Sindaco nei confronti della Lucchini è senz’altro un atto che i Verdi della Val di Cornia accolgono positivamente, semplicemente perchè la misura adottata, e cioè l’aumento dei tempi di distillazione del carbon fossile della cokeria, era una richiesta che avevamo formulato pubblicamente come uno degli strumenti utili ad affrontare l’emergenza inquinamento in maniera più incisiva. Ovviamente non è l’unica cosa che si può fare per ricondurre l’azienda al rispetto degli standard ambientali richiesti nei processi produttivi, ma certamente è un segnale di novità che fa sperare in un approccio più determinato ai temi del risanamento ambientale.
Adesso è importante che il percorso intrapreso sia duraturo e che vi sia una costante attenzione e vigilanza affinchè la Lucchini rispetti le misure a cui è stata sottoposta. Inoltre è opportuno evidenziare che le misure tampone, seppur utili in certe circostanze, non devono distogliere l’attenzione dai gravissimi problemi strutturali e gestionali di cui soffre questa azienda.
Continuiamo a credere che un maggiore rigore e severità nei confronti di questa industria possa dare alla città più potere contrattuale nella estenuante ricerca dei livelli minimi di qualità di vita e di lavoro. Interpretiamo questo atto dell’Amministrazione come una disponibilità ad accettare un diverso metodo di lavoro per cercare di risolvere l’emergenza inquinamento. Speriamo in questo modo di riportare la discussione sulle problematiche del nostro comparto industriale su livelli sempre più approfonditi e auspichiamo infine che su temi di questa portata vi sia più coinvolgimento del Consiglio Comunale nella sua interezza in modo da evitare un inutile distacco tra giunta e gli eletti dai cittadini.