MAGONA: I RISULTATI DEL 2004, I PROGETTI PER IL 2005

L’amministratore delegato e direttore de La Magona d’Italia Cesare Ricceri ha voluto fare il punto della situazione relativa al 2004 per la Magona d’Italia che chiude questo anno con una cifra d’affari di 478,23 milioni di euro, pari a un più 21,6% rispetto al 2003, che equivale a un bilancio netto di circa 15 milioni di euro con un’inversione di tendenza, a livello finanziario, rispetto alla perdita di 16 milioni col quale si era chiuso il bilancio del 2003.

Il direttore della Magona con toni molto pacati ha raccontato che il 2004 non è stato l’anno della ripresa economica, e l’aumento di bilancio e basato sul forte aumento del prezzo di vendita, a causa della grande richiesta dei prodotti Magona a livello mondiale, che ha subito un aumento del 50%
rispetto al 2003, con picchi di anche 230 euro in più per tonnellata.
«I Prezzi – commenta Riccieri – sono cresciuti in seguito all’aumento delle importazioni da parte della Cina e di altri paesi emergenti. Per contro però nel nostro paese i prezzi sono ancora fermi da mesi, e questo significa che il mercato italiano tira ancora poco, e questa tendenza continuerà anche nel primo trimestre 2005, come appare chiaro dai segnali che ci arrivano dai nostri clienti. Una discrepanza rispetto al trend a livello mondiale del gruppo Arcelor, del quale Magona fa parte, per il quale invece, a un 2004 felice ha fatto seguito un inizio 2005 dello stesso tenore».

La produzione di lamiere zincate nel 2004 è comunque cresciuta del 7,6% rispetto al 2003, arrivando a 737mila tonnellate di cui il 33% di prodotti preverniciati, compresa la produzione di Tubisud.

Leggi Tutto…

L’obiettivo del La Magona è quello di arrivare a quota un milione di tonnellate l’anno di prodotto, e per far questo la fabbrica piombinese è in attesa dell’approvazaione da parte di Alcelor per la realizzazione di una nuova linea di zincatura, la quinta nello stabilimento piombinese. La zincatura 5 avrà una produzione annuale di 470mila tonnellate, e al momento della sua entrata in funzione è previsto lo smantellamento della zincatura 3 (di cui avrebbero trovato già l’eventuale nuovo compratore) e lo stop alla zincatura 1, che rimarrebbe comunque in stand by nel caso di eventuali necessità di ulteriori aumenti della produzione. Per metterle in funzione serviranno 18 mesi la zincatura 5, e se ci sarà l’ok questa potrebbe andare in attività all’inizio del 2007.

Fra le caratteristiche della nuova linea, quella di realizzare prodotti speciali per il settore auto. «Un settore nel quale entriamo in punta di piedi – dice Ricceri – ma con ottime prospettive: col 2005, infatti, diventiamo fornitori ufficiali di Fiat con nostri acciai che saranno utilizzati su vetture di nuova produzione; e col nuovo impianto potremo fare molto di più».
L’operazione non sarà del tutto indolore dal punto di vista occupazionale. Con la chiusura delle linee 1 e 3 ci saranno infatti circa 40 lavoratori in esubero. «Non ci sarà però alcun impatto sociale – dice Ricceri – perché una parte andrà nel piano di mobilità che sta procedendo con regolarità da oltre un anno, il resto sarà coperto da una riduzione del ricorso a lavoratori interinali. Alla fine avremo dunque un minor costo per il personale e un aumento dei volumi di produzione».

Bilancio 2004 positivo anche per quanto concerne la sicurezza (un solo infortunio fra i dipendenti Magona su circa 900 dipendenti) con un milione e mezzo investito in formazione; e sul versante ambientale, con l’azienda piombinese ormai prossima a vedersi riconosciuta la registrazione Emas, certificazione volontaria a livello europeo. «Fra gli obiettivi prossimi in questo campo – dice Ricceri – l’ulteriore riduzione dei consumi di energia elettrica e acqua, e delle emissioni sia in aria che in mare. Già oggi La Magona risparmia il 40% dell’acqua rispetto a cinque anni fa. Il nostro obiettivo a regime è quello di scendere al 70% di quei consumi fino ad arrivare all’autosufficienza».

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 1.2.2005. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 27 giorni, 21 ore, 18 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it