I RISULTATI DEL «TAVOLO IDRICO» IN VAL DI CORNIA

Si è riunito oggi nella sede del Circondario della Val di Cornia il tavolo di concertazione sulla crisi idrica del comprensorio, che riunisce gli enti competenti (Ato, Arpat, ASA, Consorzio di Bonifica, Provincia, Comuni, ecc.), i sindacati, le associazioni di categoria, il Comitato Case lesionate.

Il “Tavolo idrico”, promosso dal Circondario, ha rappresentato in questi anni il principale strumento per governare in modo condiviso e partecipato l’annosa questione e la principale sede per l’elaborazione die programmi e progetti finalizzati al risanamento idrico e a fronteggiare il grave problema della subsidenza.

Visto l’avvicinarsi del periodo estivo e considerato il permanere dell’emergenza idrica in Val di Cornia, sia sotto il profilo dell’approvvigionamento che per le conseguenze della subsidenza (l’abbassamento dei terreni, causa di lesioni a circa 200 case in Val di Cornia), la riunione è stata dedicata all’esame della situazione attuale della falda, all’aggiornamento sulle azioni portate avanti fino ad ora, ad una ricognizione sullo stato della progettualità e dei relativi finanziamenti.

La maggiore piovosità dei mesi scorsi aveva indotto un certo ottimismo, anche se il Presidente Pazzagli aveva spento gli entusiasmi, richiamando il carattere strutturale della crisi idrica locale, che ancora registra un deficit di circa 3 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua tra consumi e ricarica delle falde.
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Dalle relazioni dei tecnici è emerso in effetti che la falda si trova ad un livello superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (2,5 metri sul livello del mare, contro 0,45 del giugno 2003); questo è il risultato combinato di un incremento della piovosità nell’autunno scorso e degli interventi per favorire il ravvenamento effettuati dal Consorzio di bonifica, che hanno aumentato del 6% il rimpinguamento della falda profonda. Per l’analisi dei consumi, si è registrato un calo di quelli agricoli e industriali, mentre continuano ad aumentare quelli per l’idropotabile.

Permane tuttavia la situazione di crisi e per questo sono state messe a punto una serie di misure, tra cui una apposita ordinanza, che i Comuni hanno emanato in questi giorni, finalizzata alla riduzione dei consumi di acqua derivata dagli acquedotti e dalla falda profonda, tramite il divieto di usi impropri e sprechi e misure di contingentamento dei tempi di irrigazione. Partirà una capillare campagna informativa per combattere gli sprechi.

Accanto a queste due azioni, già intraprese anche l’anno scorso, il Circondario della Val di Cornia richiede alla Regione Toscana ed alla Provincia di Livorno il finanziamento in via definitiva del progetto “Cornia” tra quelli prioritari del Docup 2003/2006, mentre dalla Provincia è arrivato il via libera per la realizzazione dell’invaso della Gera per l’irrigazione nel comune di Suvereto.
Vi sono poi azioni specifiche portate avanti da ASA, come l’ammodernamento di tratti di acquedotto o come l’avvio entro l’estate dell’acquedotto irriguo di San Bartolo a San Vincenzo e lo spostamento di alcuni pozzi per attenuare i fenomeni di subsidenza. Ad ASA è stato anche richiesto uno sforzo maggiore per la gestione delle reti e una particolare attenzione per i rapporti con i cittadini. ASA sta lavorando anche per un nuovo sistema di telecontrollo di tutta la rete idrica della Val di Cornia.

Da segnalare, in relazione alla subsidenza, anche l’attivazione di un sistema di monitoraggio al suolo su tutta l’area interessata avviato dal Circondario su finanziamento della Regione Toscana, che proprio in questo meso dovrebbe dare i primi risultati.

All’incontro ha preso parte anche il Presidente dell’ATO Gianfranco Simoncini, che ha dichiarato interesse per la questione della Val di Cornia, impegnando di più l’ATO e il gestore ASA anche sul fronte della tutela della risorsa acqua.
“Permane la crisi idrica della Val di Cornia, che si manifesta in termini di scarsa disponibilità della risorsa e di subsidenza dei terreni – ha detto il presidente del Circondario Pazzagli alla fine dell’incontro – e, sebbene il livello della falda sia migliore rispetto all’anno scorso, non si deve abbassare la guardia. Quindi tutti dobbiamo fare la nostra parte per risparmiare acqua e risanare il bilancio idrico. Invito le nuove amministrazioni a considerare prioritario questo problema, da cui dipende la vita e lo sviluppo della nostra zona”.

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Scritto da il 6.6.2004. Registrato sotto Senza categoria. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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