«IL MISANTROPO» DI GUICCIARDINI IL 18 AL METROPOLITAN
Spostato al 18 dicembre 2003 il nuovo allestimento del Misantropo di Molière realizzato da Mariano Rigillo e Roberto Guicciardini (nel cast c’è anche Anna Teresa Rossini).
Nuova incursione al Metropolitan del teatro di Molière con uno dei testi più crudeli della sua produzione, Il misantropo, spaccato impietoso della società barocca che circondava l’autore, con tutti i suoi personaggi incipriati, “indaffarati senza aver nulla da fare”.
In tanto squallore emerge la figura di Alceste: acuto osservatore della realtà del suo tempo, se ne ritrae disgustato, non riconoscendosi in quel mondo falso e ambiguo. Ha una sua dirittura morale, un suo rigore intransigente, pretende di dire sempre la verità, anche quando è scomoda. È un isolato, che scava intorno a sé un abisso incolmabile, nel quale finisce con lo sprofondare anche il suo amore per Celimena, civettuola per antonomasia, che accetta la corte di tutti e svolazza nei salotti, leggiadra e superficiale. Alceste s’impegna in una lotta che combatte nella solitudine del suo orgoglio, sorretto da una fede cieca nella bontà delle sue idee.
Tappa per tappa, finisce con lo scoprire che non c’è posto per lui in quel mondo; è la fine dell’utopia della verità, il naufragio di un’idea, piuttosto che un volontario isolamento.
Nell’adattamento di Roberto Guicciardini, l’ambientazione si sposta in un’epoca recente. A segnare questa traslazione, continua fonte di domande ed interrogativi, duplicità temporale nella duplicità di fondo della vicenda, anche i costumi disegnati per l’occasione da Versace. Mariano Rigillo e Annateresa Rossini sono Alceste e Celimene.
Le musiche sono state scritte per lo spettacolo da Nicola Piovani, premio Oscar nel 1999 per La vita è bella di Roberto Benigni.